Stellantis, Filosa ha incontrato i sindacati

Il nuovo ad del Gruppo ha incontrato a Torino i rappresentati dei lavoratori. Confermati Piano Italia e le nuove assunzioni a Mirafiori per la 500 ibrida
Stellantis, Filosa ha incontrato i sindacati

20 ott 2025

“Oggi con voi voglio ribadire con fermezza il nostro impegno nei confronti dell'Italia, un Paese al centro della nostra visione strategica. Il Piano Italia è solido e confermato”. Lo ha detto Antonio Filosa, ad di Stellantis, nel suo primo incontro con i sindacati avvenuto a Torino. Da una parte l’azienda, rappresentata, oltre che dal nuovo CEO da Emanuele Cappellano, Xavier Chereau e Giuseppe Manca, dall’altra Ferdinando Uliano, Stefano Boschini per la FIM, Michele De Palma, Samuele Lodi per la FIOM, Antonio Spera, Ciro Marino per la UGLM, Roberto Di Maulo,  Sara Rinaudo della FISMIC, Rocco Palombella Gianluca Ficco della UILM e Giovanni Serra e Fabrizio Amante per la AQCFR. Sullo sfondo la situazione difficile del Gruppo, con la  produzione in picchiata  al -33,6% rispetto all'anno precedente, con un calo drastico anche nel terzo trimestre del 2025 (-31,5% rispetto al 2024) e uso strutturale degli ammortizzatori sociali con, ad esempio, una situazione dell’impianto di Melfi - privo anche della Renegade - che vede il 60% della forza lavoro a casa in cassa integrazione. 

Cambiare le regole

Per uscire da questa situazione, Filosa ha ribadito la fiducia nei cardini del Piano Italia, oltre ad invitare i rappresentati sindacali a lavorare assieme soprattutto per spingere l’UE a cambiare le regole sul 2035. "Serve rivedere la regolamentazione europea, che non tiene in debito conto della realtà del mercato e del contesto industriale. Questo obiettivo è un obiettivo collettivo: stiamo lavorando intensamente con l'Acea e direttamente con la Commissione Europea. Ma per fare tutto questo abbiamo bisogno del supporto di tutti gli stakeholder, ed in particolare delle organizzazioni sindacali di tutte le aree in cui operiamo, a partire da voi qui in Italia dove abbiamo un grande piano che si chiama Piano Italia"Aver imposto obiettivi così stringenti in un così breve lasso di tempo - ha detto Filosa - ha spiazzato sia la domanda che l'offerta. Dobbiamo cambiare le regole per riuscire a offrire ai nostri clienti l'intera gamma di veicoli che desiderano e che possono acquistare: solo così sarà possibile rilanciare la produzione. Per raggiungere questo obiettivo, serve aprire al concetto di neutralità tecnologica, servono misure che incoraggino il rinnovo del parco auto, serve sostenere il segmento delle piccole auto, serve rivedere i target imposti sui veicoli commerciali, che non sono raggiungibili”.

Nuove assunzioni a Mirafiori

Ma non serve solo la politica, la necessità è tornare a produrre e Stellantis ha ribadito come il Piano Italia sia la via maestra per uscire dalla crisi. "Stiamo rispettando le tempistiche annunciate: lo dimostrano i prossimi lanci della Fiat 500 ibrida, la cui produzione inizierà a novembre a Mirafiori, e della nuova Jeep Compass che inizieremo a produrre nelle prossime settimane a Melfi. Oggi ho anche il piacere di comunicarvi un'importante novità: faremo 400 assunzioni per lo stabilimento di Mirafiori per sostenere lo sviluppo produttivo della nuova Fiat 500 ibrida con l'avvio del secondo turno a partire dal mese di febbraio del prossimo anno. Queste si aggiungono a quelle già fatte nei mesi scorsi nell'ingegneria di Mirafiori e ad Atessa. Non è abbastanza, ma quello che posso dirvi è che è tutto quello che potevamo fare considerato il contesto" mentre per Cassino: “E' chiaro che abbiamo sempre uno sguardo rivolto alla realtà del mercato. Se guardiamo ad esempio a Cassino, come già sapete abbiamo deciso di riprogrammare il lancio della nuova Stelvio e Giulia, basata sulla piattaforma S-Large. Questo progetto prevedeva una offerta esclusivamente elettrica, mentre stiamo lavorando per avere un'offerta multi-energia. E lo stiamo facendo proprio per assicurare un futuro stabile all'impianto”.

Termoli è a rischio?

Ad apparire meno rosei, invece, è il futuro della Gigafactory di Termoli: “Per la Gigafactory di Termoli, Acc sta ancora valutando i suoi piani di investimento per l'Italia con l'obiettivo di prendere una decisione entro la fine di quest'anno. Abbiamo un progetto in corso per le trasmissioni, l'obiettivo è sempre quello di proteggere i nostri dipendenti”, ha dichiarato Filosa.

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