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Drivalia rinnova E+Share: piano da 650 auto elettriche e livrea rinnovata
Il car sharing elettrico si espande a Torino, Roma e Milano con la nuova Fiat 500 e un’immagine più riconoscibile

Luca Talotta
Pubblicato il 23 ottobre 2025, 08:57
Drivalia, società italiana specializzata in mobilità e noleggio controllata da CA Auto Bank, annuncia un forte rilancio del proprio servizio di car sharing elettrico E+Share. Il piano prevede l’introduzione di fino a 650 nuove vetture a flusso libero (free-floating), con le prime consegne già attive a Torino e Roma e la rete milanese in fase di completamento.
La novità non è solo numerica, ma anche visiva: le vetture avranno una livrea completamente rinnovata, pensata per essere più immediatamente identificabile nelle città. Con questo passo Drivalia punta a rafforzare la propria posizione nel panorama della mobilità urbana sostenibile, offrendo una soluzione flessibile, integrata e dal basso impatto ambientale.
Il rinnovamento della flotta e la strategia urbana
La scelta di adottare la Fiat 500 elettrica come modello protagonista del piano non è casuale: si tratta di un’auto compatta, ben adatta agli spostamenti cittadini e alle zone ZTL, e già conosciuta agli utenti italiani. Le nuove vetture arriveranno nelle città già attive — Torino e Roma — mentre Milano è nella fase finale del roll-out.
Il modello di servizio rimane “free-floating”, cioè senza vincoli di parcheggio in zone dedicate: gli utenti potranno prendere e lasciare l’auto all’interno dell’area operativa, senza bisogno di stalli fissi, salvo le aree riservate E+Share per facilitare la restituzione.
Secondo le informazioni già disponibili su E+Share, i veicoli possono:
- parcheggiare nelle strisce blu nelle città coperte (Torino, Milano, Roma) (nei limiti indicati)
- accedere alle zone ZTL (senza però circolare nelle corsie preferenziali)
- usufruire di numerosi parcheggi riservati (e+ parking) predisposti da E+Share nelle città di servizio, aeroporti e stazioni ferroviarie, visualizzabili dall’applicazione anche durante il noleggio
Oggi, E+Share è già attivo in Torino, Milano, Roma e anche all’estero (es. Lione, Francia) secondo il sito ufficiale. Drivalia afferma che la flotta esistente conta più di 1.200 Fiat 500 elettriche in free-floating.
La strategia comunicativa con la nuova livrea mira non solo a dare uniformità al brand, ma a facilitare l’individuazione delle auto disponibili nelle strade, elemento chiave per l’usabilità del servizio.
Le implicazioni per la mobilità urbana e le sfide
Opportunità
- Maggiore visibilità e usabilità: una flotta riconoscibile aiuta gli utenti occasionali a scoprire e utilizzare il servizio.
- Economia di scala: un parco di centinaia di vetture permette di razionalizzare i costi operativi — manutenzione, ricarica, logistica.
- Spinta alla sostenibilità: l’elettrificazione del car sharing è in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione delle aree urbane.
- Attrattività per l’utenza urbana: per chi vive o lavora nei centri, E+Share può rappresentare un’alternativa concreta all’auto di proprietà, soprattutto per chi non necessita quotidianamente di un veicolo.
Rischi e criticità
- Copertura e densità operativa: per funzionare bene, il servizio necessita di una presenza abbastanza capillare; zone periferiche o quartieri meno centrali potrebbero essere meno servite.
- Gestione delle ricariche: la manutenzione, la gestione delle infrastrutture di ricarica e i tempi di inattività per ricarica sono elementi che incidono fortemente sui costi e sulla disponibilità.
- Comportamenti degli utenti: l’uso improprio del servizio (parcheggi errati, restituzioni fuori zona operativa) può aumentare i costi gestionali.
- Prezzo e modelli tariffari: il servizio dovrà trovare un equilibrio tra sostenibilità economica e appeal per l’utente rispetto ad alternative (mezzo pubblico, micromobilità, taxi).
- Concorrenza e regolamentazioni locali: altre forme di mobilità condivisa e restrizioni comunali possono influenzare la domanda e le condizioni operative.
Riflessioni sul futuro del car sharing elettrico in Italia
Il rilancio di E+Share Drivalia è un segnale importante in un mercato che, negli ultimi anni, ha visto molti operatori tradizionali (anche con mezzi a combustione) ridimensionare i servizi di car sharing per ragioni di convenienza economica o complessità operativa. Drivalia sembra voler invertire la tendenza investendo su elettrico e visibilità.
In prospettiva, il successo dipenderà da due elementi chiave:
- l’efficienza della logistica (ricarica, distribuzione delle auto, manutenzione)
- la dimensione dell’area operativa e la densità di veicoli per garantire che un’auto elettrica sia vicina all’utente al momento del bisogno
Un elemento strategico può essere la integrazione multimodale: E+Share può integrarsi con trasporto pubblico, bike sharing, iniziative comunali di mobilità, offrendo soluzioni ibride e incentivi all’uso combinato.
Il rinnovo fino a 650 vetture, se realizzato con efficacia, potrebbe consolidare Drivalia tra i protagonisti del car sharing elettrico in Italia, anche rispetto ad altri modelli consolidati. Tuttavia, sarà importante monitorare i costi operativi reali, i tassi di utilizzo e il rapporto tra investimenti e ritorni.
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