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Le auto che inquinano di meno: sorprese dalla classifica Green NCAP

Luca Talotta
Pubblicato il 3 novembre 2025, 09:12 (Aggiornato il 3 novembre 2025, 10:21)
Nel 2025 capire quali sono le auto che inquinano di meno non significa più guardare solo allo scarico. La nuova classifica pubblicata da Green NCAP rivoluziona il concetto stesso di sostenibilità, introducendo una misurazione che va oltre il semplice consumo: l’analisi del ciclo di vita completo, o Life Cycle Assessment (LCA). Una metodologia che prende in considerazione l’intero percorso dell’auto, dall’estrazione delle materie prime fino al riciclo finale, passando per produzione, uso e manutenzione.
Come Green NCAP misura le auto che inquinano di meno
La terza serie di test Green NCAP 2025 ha allargato lo spettro di valutazione includendo tutti gli impatti ambientali, non solo le emissioni dirette. L’obiettivo è fornire un quadro realistico, utile sia ai costruttori sia ai consumatori.
L’analisi LCA comprende:
– produzione del veicolo e della batteria;
– distribuzione e approvvigionamento energetico;
– emissioni durante l’utilizzo;
– manutenzione e smaltimento finale.
Il punteggio finale viene espresso con un massimo di cinque stelle e un valore percentuale che tiene conto di tre parametri principali: Clean Air, Energy Efficiency e Greenhouse Gas.
Per garantire uniformità, Green NCAP ipotizza una durata media del veicolo di 16 anni e 240.000 km percorsi. Le prove vengono eseguite sia in laboratorio sia su strada, con condizioni climatiche calde e fredde, per riflettere l’effettivo comportamento delle vetture elettriche anche in inverno.
Le auto vincitrici: Mini Cooper E e Fiat 600e al top
Tra i dodici modelli esaminati, tre elettriche compatte hanno conquistato le cinque stelle Green NCAP: Mini Cooper E, Fiat 600e e Citroën ë-C3.
La Mini Cooper E è la migliore in assoluto, con un punteggio medio del 97%, seguita a ruota dalla Fiat 600e (96%). La Citroën completa il podio delle “zero emissioni” più sostenibili.
Le prime due si distinguono per batterie compatte — 40,7 kWh sulla Mini e 54 kWh sulla Fiat — che riducono l’impatto della produzione e il peso complessivo del veicolo, migliorando così l’efficienza. Nei test reali la Mini ha consumato circa 15,0 kWh/100 km, la Fiat 15,5 kWh/100 km.
Questi dati dimostrano che la mobilità elettrica urbana e compatta è oggi la soluzione più equilibrata per chi cerca sostenibilità senza rinunciare all’usabilità quotidiana.
Perché l’automotive resta parte della soluzione
Spesso il settore auto viene accusato di essere il principale responsabile dell’inquinamento. Ma la ricerca Green NCAP mostra il contrario: l’industria sta cambiando rapidamente. Le case automobilistiche investono in materiali più leggeri, tecnologie di recupero energetico e batterie prodotte con processi meno impattanti.
Difendere il settore non significa negare i problemi ambientali, ma riconoscere che l’automotive sta diventando un laboratorio di innovazione sostenibile. Fermarne lo sviluppo sarebbe un errore strategico: solo continuando a innovare si potrà ridurre concretamente l’impronta ecologica della mobilità.
Come ricordano gli esperti di Green NCAP, non si tratta di demonizzare l’auto, ma di orientare il mercato verso modelli sempre più efficienti. Il passo avanti più significativo è proprio la valutazione LCA, che spinge i costruttori a considerare ogni fase della vita del prodotto, non solo l’uso su strada.
Cosa considerare prima di acquistare un’auto “green”
Chi vuole scegliere consapevolmente può ispirarsi ai criteri Green NCAP. Ecco cinque domande chiave:
- Qual è la capacità della batteria e come incide sulla produzione e sul peso complessivo?
- Qual è il consumo reale in estate e in inverno?
- Che materiali utilizza la casa produttrice e quanto pesa la vettura?
- Qual è il mix energetico del Paese dove l’auto verrà ricaricata?
- Quanto dura il ciclo di vita stimato e quanto è riciclabile a fine uso?
Rispondere a queste domande aiuta a fare scelte più consapevoli e sostenibili, premiando le case che investono in vera innovazione.
Guardando al futuro: la sfida della mobilità integrata
Green NCAP continuerà a perfezionare i suoi test per includere l’intera catena del valore della mobilità. Nei prossimi anni vedremo parametri ancora più dettagliati, che terranno conto anche della produzione dell’energia e delle infrastrutture di ricarica.
L’obiettivo non è soltanto classificare le auto che inquinano di meno, ma costruire un sistema di mobilità integrato, dove ogni scelta – dal design al riciclo – contribuisca a ridurre le emissioni complessive.
Le auto non sono più solo un mezzo di trasporto: diventano un simbolo di responsabilità ambientale e innovazione tecnologica. E, come dimostra Green NCAP, anche nel mondo delle quattro ruote è possibile conciliare piacere di guida e rispetto per il pianeta.
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