Hyundai investe 560 milioni per il nuovo impianto a idrogeno di Ulsan

Uno stabilimento dedicato alle celle a combustibile e all'idrogeno verde, rafforzando la leadership nella transizione energetica
Hyundai investe 560 milioni per il nuovo impianto a idrogeno di Ulsan

Francesco ForniFrancesco Forni

Pubblicato il 3 novembre 2025, 09:03

A Ulsan, nel cuore industriale della Corea del Sud, Hyundai inaugura una nuova fase del proprio percorso verso l’energia pulita. Con un investimento di 930 miliardi di KRW, pari a circa  560 milioni di euro, prende forma un impianto per la produzione di celle a combustibile a idrogeno, pilastro della strategia del Costruttore per una mobilità a zero emissioni.

Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato Jaehoon Chang, Vicepresidente di Hyundai Motor Group, rappresentanti del governo sudcoreano e figure di rilievo dell’industria globale dell’idrogeno. Tra gli ospiti, Ivana Jemelkova, CEO dell’Hydrogen Council, ha sottolineato l’impatto del progetto sulla crescita dell’economia decarbonizzata.

Il nuovo impianto di Ulsan riflette l’impegno di Hyundai nel guidare la società verso l’era dell’idrogeno”, ha affermato Chang. “Sarà una piattaforma essenziale per la crescita economica e per consolidare la posizione della Corea nel mercato globale”.

Produzione avanzata e tecnologie integrate

Lo stabilimento, esteso su 43.000 metri quadrati, sorge nell’area di una precedente fabbrica di trasmissioni, simbolo della riconversione industriale del gruppo. Il completamento è previsto per il 2027, con una capacità annua di 30.000 unità di celle a combustibile e elettrolizzatori PEM dedicati all’idrogeno verde.

L’impianto opererà sotto il marchio HTWO, divisione del gruppo focalizzata sulla tecnologia dell’idrogeno, fondata sulla visione Hydrogen for Humanity.

Idrogeno per la mobilità e la produzione energetica

Le celle a combustibile di nuova generazione garantiranno potenza e durabilità superiori, mantenendo costi competitivi. L’energia sarà generata da reazioni elettrochimiche tra idrogeno e ossigeno, alimentando automobili, autobus, mezzi industriali e imbarcazioni.

Accanto a esse, verranno prodotti elettrolizzatori PEM di elevata efficienza, i primi di questo tipo in Corea. Queste unità ricavano idrogeno ad alta purezza dall’acqua, senza emissioni di carbonio. Grazie a un livello di localizzazione del 90%, Hyundai consolida la propria autonomia tecnologica e riduce la dipendenza da fornitori esterni.

Ecosistema dell’idrogeno e robotica industriale

Il sito di Ulsan integrerà robotica avanzata e sistemi di monitoraggio per ottimizzare la produzione e proteggere i lavoratori. Parallelamente, Hyundai sta testando un sistema modulare di elettrolizzatori da 1 MW, capace di generare 300 kg di idrogeno al giorno, mentre un progetto da 5 MW a Jeju punta a creare un ecosistema completo di idrogeno verde per produzione, stoccaggio e distribuzione.

Durante la cerimonia, Hyundai e KGM Commercial hanno firmato un accordo per la fornitura di celle a combustibile destinate agli autobus, ampliando la rete di applicazioni della tecnologia.

La struttura di Ulsan diventa così un nodo strategico nella filiera globale dell’idrogeno, destinato a sostenere la crescita di un’industria capace di ridefinire il concetto di mobilità sostenibile.

Potrebbe interessarti: The Car of the Year 2026, ecco le sette finaliste

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Incidenti stradali Milano 2024: meno vittime nel capoluogo, aumentano i decessi a Monza e Lodi

Calano i morti sulle strade di Milano, ma crescono i sinistri gravi nelle province vicine. L’allarme di Geronimo La Russa (ACI): «Serve più educazione stradale e rispetto delle regole»

Nuovi brand auto in Italia: l’ascesa dei marchi orientali cambia il mercato

Dal 2021 al 2025 sono arrivati 21 nuovi marchi, per il 90% di origine cinese. Tecnologia, prezzo e curiosità trainano la domanda, ma restano sfide su fiducia e notorietà.