Pneumatici auto: cosa significano indici di carico e codici di velocità

Conoscere queste sigle è fondamentale per scegliere le gomme giuste, garantire sicurezza e rispettare le norme del Codice della Strada
Pneumatici auto: cosa significano indici di carico e codici di velocità
© Yvette S

Luca TalottaLuca Talotta

Pubblicato il 7 novembre 2025, 07:43

Ogni pneumatico auto racconta una storia tecnica fatta di numeri, lettere e omologazioni. Tra le informazioni più importanti che si trovano sul fianco della gomma ci sono l’indice di carico e il codice di velocità: due valori che indicano rispettivamente quanto peso può sopportare la gomma e fino a quale velocità può funzionare in sicurezza. Comprenderli non è solo una curiosità per appassionati: è una conoscenza indispensabile per garantire la sicurezza, il rispetto delle norme e la durata del pneumatico.

Questi codici, regolati da norme tecniche internazionali (ECE/ONU), sono un linguaggio universale condiviso da tutti i costruttori di pneumatici, nato per assicurare compatibilità e qualità su ogni tipo di veicolo. Saperli leggere aiuta a scegliere la gomma giusta e a evitare errori che possono costare caro.

Cosa indica l’indice di carico

L’indice di carico è il numero che segue la misura del pneumatico (es. 205/55 R16 91V) e indica il peso massimo che la gomma può sopportare alla pressione di esercizio nominale. Non è un valore espresso direttamente in chilogrammi, ma un codice numerico che rimanda a una tabella di conversione standard.

Ad esempio:

  • indice 91 = 615 kg per gomma
  • indice 94 = 670 kg per gomma

Più alto è il numero, maggiore sarà la portata massima.

Questo valore è riferito a un singolo pneumatico: quindi un’auto con quattro gomme con indice 91 può sopportare un peso complessivo di circa 2.460 kg, pur con una distribuzione non uniforme tra asse anteriore e posteriore.

Montare gomme con indice inferiore a quello riportato sulla carta di circolazione è vietato dal Codice della Strada: si rischia la bocciatura alla revisione e sanzioni amministrative in caso di controllo.

Il codice di velocità: la soglia di sicurezza in marcia

Accanto all’indice di carico compare una lettera, detta codice di velocità, che definisce la velocità massima sostenibileda quello pneumatico.

Le lettere vanno da valori bassi (N = 140 km/h) fino alle più elevate (V = 240 km/h, W = 270 km/h, Y = 300 km/h).

Ogni codice è il risultato di test di laboratorio e su pista, in cui la gomma viene sottoposta a cicli prolungati di rotolamento e surriscaldamento per verificare la sua tenuta. L’associazione tra indice di carico e codice di velocità costituisce la cosiddetta service description, la vera e propria carta d’identità tecnica di ogni pneumatico.

Va ricordato che peso e velocità sono grandezze correlate: più un pneumatico sopporta carichi pesanti, più la sua velocità massima ammissibile tende a diminuire. E viceversa. È per questo che le gomme sportive ad alte prestazioni spesso hanno una portata inferiore, mentre quelle per SUV e veicoli elettrici devono combinare robustezza e resistenza termica per gestire coppie elevate e pesi superiori.

Le regole del Codice della Strada e la deroga invernale

La legge italiana, in linea con quella europea, impone che gli pneumatici abbiano indice di carico e codice di velocità uguali o superiori a quelli indicati sul libretto. In caso contrario, l’auto è considerata non conforme e può essere fermata.

Esiste tuttavia una deroga stagionale: tra il 15 novembre e il 15 aprile è possibile montare pneumatici invernali (M+S o 3PMSF) con un codice di velocità inferiore, a condizione che sia esposto a bordo un adesivo che riporti la velocità massima consentita.

Questa eccezione, valida solo nel periodo invernale, è pensata perché le gomme termiche operano a velocità più basse e temperature più rigide. Usarle oltre la stagione indicata o senza il contrassegno comporta sanzioni e può creare problemi con l’assicurazione in caso di sinistro.

Pneumatici non conformi: rischi tecnici ed economici

Montare pneumatici con valori inferiori rispetto a quelli previsti non è solo illegale, ma anche pericoloso. Un indice di carico troppo basso può causare surriscaldamento, deformazioni e persino scoppio del pneumatico, soprattutto durante lunghi viaggi autostradali o con carichi pesanti.

Anche scegliere gomme con codice di velocità troppo alto può essere un errore: sono spesso più rigide e costose, con un comfort di marcia inferiore. La scelta giusta è quella che rispetta la scheda tecnica del veicolo e garantisce il miglior equilibrio tra sicurezza, comfort e durata.

Dal punto di vista assicurativo, in caso di incidente con pneumatici non conformi, la compagnia può esercitare il diritto di rivalsa, chiedendo il rimborso dell’indennizzo versato. Le perizie post-sinistro verificano ormai anche la corrispondenza dei codici di carico e velocità grazie ai database digitali collegati al numero di targa.

L’etichetta europea: trasparenza e sicurezza

Dal 2021 è in vigore la nuova etichetta europea degli pneumatici, introdotta dal Regolamento UE 2020/740. Oltre ai codici di carico e velocità, l’etichetta indica:

  • efficienza energetica (resistenza al rotolamento)
  • aderenza sul bagnato
  • rumore esterno di rotolamento

Ogni gomma omologata deve riportare un QR code che permette di accedere al database europeo EPREL, dove verificare i dati dichiarati dal produttore. È un sistema pensato per garantire massima trasparenza e sicurezza ai consumatori, e per promuovere scelte più sostenibili.

In sintesi, indici di carico e codici di velocità rappresentano la “carta d’identità” del pneumatico: rispettarli significa proteggere se stessi, il proprio veicolo e gli altri utenti della strada. In un mercato in cui le vetture elettriche e ibride stanno ridefinendo i parametri tecnici, conoscere questi valori diventa ancora più importante per scegliere la gomma giusta — e viaggiare sempre in sicurezza.

 

 

 

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