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ACI “Non chiamarlo incidente”, la sicurezza è una scelta

Pubblicato il 11 novembre 2025, 08:38
L’incidente stradale molto spesso non rappresenta un evento casuale. Sovente nasce da distrazioni, imprudenze o scelte errate che coinvolgono automobilisti, motociclisti, pedoni e ciclisti.
Da questa riflessione prende forma la nuova campagna dell’Automobile Club d’Italia, intitolata “Non chiamarlo incidente. È una tua scelta”, presentata in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime della Strada del 16 novembre.
L’obiettivo è ridefinire il linguaggio della sicurezza e promuovere una diversa percezione del rischio, evidenziando come ogni sinistro sia il risultato di un comportamento umano e, quindi, evitabile.
Linguaggio e consapevolezza sulla strada
La campagna si fonda su sei immagini ad alto impatto visivo, concepite per spingere a riflettere sulle conseguenze di ogni gesto alla guida.
Ogni messaggio ribadisce che la sicurezza è una decisione quotidiana, non una fatalità. La diffusione avverrà attraverso i canali social dell’ACI e una rete di poster esposti negli Automobile Club provinciali, per raggiungere un pubblico ampio e trasversale.
La scelta di un linguaggio diretto punta a trasformare la cultura della mobilità, spostando l’attenzione dall’idea di incidente inevitabile alla responsabilità individuale.
Le voci dei promotori
Il Commissario Straordinario di ACI, Generale Tullio del Sette, ha evidenziato: «I dati sulla sinistrosità pubblicati da ACI e Istat confermano che c’è ancora molta strada da percorrere per fermare gli incidenti. L’Automobile Club d’Italia continuerà a dare il proprio contributo per affrontare questo grave problema».
Ogni anno in Italia si contano oltre 160.000 incidenti, un numero che impone impegno costante in educazione stradale e prevenzione.
Il sub commissario ACI, On. Giovanni Battista Tombolato, ha aggiunto: «Ogni passo verso una maggiore consapevolezza sulla strada è un passo nella direzione giusta. Serve un impegno condiviso di tutti gli attori del settore».
Il presidente eletto di ACI, Geronimo La Russa, ha sottolineato il valore del linguaggio come strumento educativo: «La sicurezza stradale è una conquista che si costruisce con responsabilità e consapevolezza. Anche le parole contano: cambiare linguaggio significa cambiare cultura. Questa campagna richiama ciascuno di noi a un impegno quotidiano per la vita».

Un nuovo modello di cultura stradale
La campagna punta a incoraggiare una riflessione collettiva sul modo in cui si vive la mobilità. Ogni gesto, ogni scelta può determinare la sicurezza di chi viaggia.
L’iniziativa si inserisce nel percorso europeo volto a dimezzare le vittime della strada entro il 2030, un obiettivo che unisce educazione, tecnologia e comunicazione sociale.
ACI continua a investire in programmi formativi per giovani e neopatentati, promuovendo corsi di guida sicura e attività di sensibilizzazione nelle scuole.
La sicurezza, come ricorda l’ente, non nasce da divieti o sanzioni, ma da una coscienza condivisa che riconosca la strada come spazio comune, da rispettare e da proteggere. Un passo importante da comopletare per tutti gli automobilisti
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