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Come difenderti dai ladri: l’accessorio che non può mai mancare in auto

Luca Talotta
Pubblicato il 12 novembre 2025, 09:18
Il bloccasterzo resta una delle soluzioni più efficaci e accessibili per proteggere la propria auto dai furti. In un periodo in cui i sistemi elettronici di sicurezza vengono spesso aggirati da ladri sempre più esperti, la semplicità di un dispositivo meccanico si rivela ancora una volta vincente.
Ogni anno in Italia vengono rubate decine di migliaia di vetture, molte delle quali non vengono mai recuperate. I malviventi agiscono in pochi minuti, spesso sfruttando punti deboli dei sistemi keyless o clonando il segnale del telecomando. Per questo, avere un deterrente visibile come il bloccasterzo può fare la differenza tra essere vittima o meno di un furto.
Come funziona il bloccasterzo
Il principio è tanto semplice quanto efficace: impedire la rotazione del volante. Il dispositivo si installa manualmente in pochi secondi e blocca fisicamente il movimento del volante, costringendo il ladro a perdere tempo prezioso. E il tempo, in queste situazioni, è l’elemento decisivo. Più tempo serve per forzare un’auto, più aumenta la probabilità che il furto venga interrotto o che il ladro desista.
I modelli più diffusi, come quelli a barra telescopica, uniscono leggerezza e resistenza. Alcuni dispongono anche di chiavi a cifratura complessa e sistemi antitaglio, che aumentano la protezione. Il Tevlaphee, ad esempio, include una punta frangivetro utile anche in situazioni di emergenza, rendendolo un accessorio multifunzione.
Livelli diversi di protezione
Chi desidera un livello superiore può optare per i modelli da cruscotto, come il noto Bullock Defender Pro. Realizzati in acciaio temprato, bloccano il volante contro la plancia e si distinguono per la colorazione gialla ad alta visibilità, deterrente aggiuntivo che comunica chiaramente la presenza di un sistema di sicurezza. Sono perfetti per chi lascia l’auto in sosta prolungata o in parcheggi pubblici, anche se meno pratici da trasportare per via del peso.
Esistono poi versioni con allarme integrato, dotate di sensore di movimento e segnalatore acustico da oltre 120 decibel. In caso di tentativo di effrazione, l’allarme si attiva immediatamente, attirando l’attenzione e scoraggiando ulteriormente i malintenzionati.
Sicurezza attiva e buon senso
Il bloccasterzo, per quanto utile, non può sostituire un sistema antifurto elettronico o satellitare, ma rappresenta un complemento essenziale di sicurezza. Serve soprattutto come deterrente visivo: il ladro, trovandosi di fronte un ostacolo in più, preferirà spesso spostarsi su un bersaglio più facile.
Tuttavia, la sicurezza non si riduce solo agli accessori. Anche il comportamento del conducente gioca un ruolo chiave. È importante evitare di parcheggiare in zone isolate o scarsamente illuminate, non lasciare oggetti di valore in vista e utilizzare con attenzione i sistemi keyless, che possono essere vulnerabili ai dispositivi di clonazione del segnale.
Un altro accorgimento utile è utilizzare sempre più sistemi di sicurezza combinati: un antifurto meccanico insieme a un immobilizer elettronico o a un localizzatore GPS. Questa combinazione aumenta esponenzialmente la difficoltà per chi tenta un furto.
In definitiva, l’auto più sicura non è quella con l’antifurto più costoso, ma quella più difficile da rubare. Il bloccasterzo, con la sua semplicità, economicità e efficacia, continua a essere una delle migliori risposte contro il furto di veicoli.
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