Dakar 2026: il percorso e i dettagli dell’edizione più estrema in Arabia Saudita

Dakar 2026: il percorso e i dettagli dell’edizione più estrema in Arabia Saudita
© Dakar.com

Pubblicato il 23 dicembre 2025, 09:25

Dal 3 al 17 gennaio 2026 la Dakar Rally torna a confermarsi come il banco di prova definitivo per uomini, mezzi e tecnologie del mondo rally raid. L’edizione 2026, interamente disputata in Arabia Saudita, promette un tracciato di altissimo livello tecnico e fisico, capace di avvicinare i record assoluti di chilometri cronometrati dell’era mediorientale della Dakar. Un percorso che, ancora una volta, mette al centro la sfida pura, senza scorciatoie, e che difende l’identità storica della competizione in un contesto in continua evoluzione.

Il percorso Dakar 2026 si sviluppa su quasi 8.000 chilometri complessivi, con differenze minime tra auto e moto e solo quattro giornate in cui i tracciati delle due categorie non coincidono. Una scelta che punta a rendere la gara più leggibile dal punto di vista sportivo, ma non per questo meno dura. Anzi, la combinazione tra lunghe speciali, riduzione dei bivacchi e nuove soluzioni organizzative aumenta la pressione su team e piloti, chiamati a gestire energie e strategie con ancora maggiore attenzione.

Un percorso pensato per mettere alla prova tutti

Uno degli aspetti più rilevanti della Dakar 2026 è la decisione degli organizzatori di ridurre il numero di bivacchi, favorendo una logistica più compatta e squadre di assistenza mediamente più riposate. Questo elemento, apparentemente secondario, incide in realtà in modo diretto sull’andamento della gara: meno trasferimenti complessi, ma anche meno margine per rimediare a errori tecnici o di navigazione.

Allo stesso tempo, viene eliminata la discussa tappa delle 48 Ore, sostituita da una doppia Marathon con pernottamento in bivacco spartano. Una scelta che va nella direzione di una Dakar più “classica”, dove la resistenza meccanica e la capacità dei piloti di gestire il mezzo senza supporto esterno tornano centrali. Le tappe più impegnative sono inoltre bilanciate da pause strategiche a metà giornata, un compromesso che mira a preservare la sicurezza senza snaturare la durezza del rally.

Le tappe Marathon e il cuore della sfida

Il primo vero spartiacque della Dakar 2026 arriva il 7 gennaio ad Alula, sede della prima tappa Marathon. Qui le auto affrontano 451 chilometri, mentre le moto si fermano a 417 chilometri, in uno scenario spettacolare ma tecnicamente severo. È in queste fasi che emergono le differenze tra chi punta alla vittoria e chi deve difendersi dagli imprevisti.

La seconda Marathon, in programma tra il 13 e il 14 gennaio, collega Wadi Ad-Dawasir a Bisha. Due giorni consecutivi senza assistenza esterna, per un totale di 831 chilometri per le auto e 789 per le moto. Un passaggio chiave, spesso decisivo per la classifica generale, che richiama lo spirito originario della Dakar: pochi aiuti, molta testa e tanta capacità di adattamento.

Tutte le tappe della Dakar 2026

Il rally si apre e si chiude a Yanbu, sulle rive del Mar Rosso, disegnando un grande anello che attraversa alcune delle regioni più iconiche dell’Arabia Saudita. Questo il programma completo:

  • Prologo Yanbu > Yanbu
  • Stage 1 Yanbu > Yanbu
  • Stage 2 Yanbu > Alula
  • Stage 3 Alula > Alula
  • Stage 4 Alula > Alula (Marathon)
  • Stage 5 Alula (Marathon) > Hail
  • Stage 6 Hail > Riyadh
  • Giornata di riposo Riyadh
  • Stage 7 Riyadh > Wadi Ad-Dawasir
  • Stage 8 Wadi Ad-Dawasir > Wadi Ad-Dawasir
  • Stage 9 Wadi Ad-Dawasir > Bisha (Marathon)
  • Stage 10 Bisha (Marathon) > Bisha
  • Stage 11 Bisha > Al Henakiyah
  • Stage 12 Al Henakiyah > Yanbu
  • Stage 13 Yanbu > Yanbu

Un tracciato che alterna dune, piste veloci e tratti tecnici, pensato per esaltare la completezza dei piloti e l’affidabilità dei veicoli. In un momento storico in cui il settore automotive è chiamato a confrontarsi con transizioni tecnologiche profonde, la Dakar continua a rappresentare un laboratorio estremo, ma anche una vetrina insostituibile per innovazione e resistenza.

La Dakar 2026 non promette rivoluzioni spettacolari, ma conferma una linea chiara: difendere la complessità e il prestigio del rally raid più famoso al mondo, adattandolo ai tempi senza tradirne l’essenza.

 

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