Un buon investimento: 7 auto sorprendenti il cui valore è aumentato

Sette modelli tra sportive, SUV e auto familiari che negli ultimi tre anni hanno sfidato la svalutazione e visto crescere il loro valore sul mercato dell’usato

Un buon investimento: 7 auto sorprendenti il cui valore è aumentato
© Porsche

Luca TalottaLuca Talotta

Pubblicato il 25 dicembre 2025, 15:56

Comprare un’auto, usarla per alcuni anni e poi rivenderla a un prezzo più alto di quello d’acquisto. Un’idea che, per la maggior parte degli automobilisti, suona come una leggenda metropolitana. Eppure, guardando con attenzione ai numeri del mercato europeo, non è più solo un’eccezione da collezionisti. Secondo un’analisi condotta da Carvago, esistono modelli che negli ultimi tre anni hanno sfidato la tradizionale svalutazione tipica dell’auto, registrando addirittura un incremento di valore sul mercato dell’usato.

Il contesto in cui si inserisce questa tendenza è tutt’altro che ordinario. Il settore automotive europeo ha attraversato una fase di trasformazione profonda, segnata dall’uscita di scena di numerosi motori a combustione, dall’inasprimento delle normative sulle emissioni e dall’aumento generalizzato dei prezzi delle auto nuove. Una combinazione che ha ridefinito le regole dei valori residui, creando una nicchia di veicoli diventati improvvisamente rari, desiderati e, soprattutto, più cari.

Non si parla soltanto di supercar inaccessibili, ma anche di auto “normali”, pensate per famiglie o appassionati, che oggi non hanno più veri eredi sul mercato del nuovo. È proprio questa mancanza ad averne sostenuto le quotazioni.

Quando l’auto smette di svalutarsi

«La regola generale dice che l’auto è il peggior investimento perché perde solo valore. La nostra analisi dei dati provenienti da milioni di annunci in tutta Europa conferma però che esistono delle eccezioni», spiega Antonio Gentile, Country Manager di Carvago Italia. Un’osservazione che trova conferma nei numeri: i dati analizzati coprono il mercato secondario di 14 Paesi UE, rappresentativi dell’87% della popolazione europea, e mettono a confronto i prezzi medi del primo trimestre 2023 con quelli di fine 2025.

A incidere sull’aumento dei valori è anche il rincaro delle auto nuove, che funge da vera e propria ancora di prezzo. Quando una nuova generazione cresce sensibilmente di costo o cambia radicalmente filosofia, il modello precedente – se ancora apprezzato – diventa un’alternativa appetibile, anche a cifre superiori rispetto al passato.

Auto usate che aumentano di valore: i modelli più sorprendenti

Tra le auto usate che aumentano di valore, spiccano innanzitutto le sportive, ma non mancano sorprese inattese.

La Porsche 718 Cayman GT4 è uno degli esempi più emblematici. Con il suo sei cilindri aspirato da 4,0 litri e 420 CV rappresenta il “canto del cigno” di un’epoca tecnica ormai al tramonto. L’imminente elettrificazione della gamma 718 ha fatto esplodere la domanda, portando a un aumento medio del 14,3%.

Accanto alle sportive, però, emerge un nome che pochi si sarebbero aspettati: la Seat Alhambra 1.4 TSI. In un mercato dominato dai SUV, la scomparsa dei monovolume ha reso questo modello una sorta di oggetto di culto per le famiglie che cercano spazio vero e versatilità, con un incremento di valore dell’11,2%.

Non meno sorprendente è il caso del Suzuki Jimny 1.5, piccolo fuoristrada diventato raro a causa delle normative sulle emissioni. Le versioni a quattro posti prodotte tra il 2020 e il 2022 sono oggi richiestissime, tanto da segnare un +6,9%sul mercato dell’usato.

La Porsche 911 Carrera S e 4S della serie 992 confermano invece il ruolo della 911 come “porto sicuro” dell’automobilismo sportivo. I lunghi tempi di consegna e la domanda sempre elevata hanno contribuito a una crescita del 5,6%, nonostante volumi produttivi più alti rispetto al passato. 

SUV e fuoristrada rivalutati dal mercato

Tra i casi più interessanti c’è il Ford Edge 2.0 EcoBlue Bi-Turbo. In Europa era partito in sordina, spesso proposto con forti sconti. La fine della produzione senza un vero successore lo ha però trasformato in un SUV diesel “senza alternative”, facendo salire il suo valore del 5,4%.

Storia simile per il Jeep Wrangler 2.0 T-GDI. Con l’arrivo delle versioni ibride plug-in, i puristi del fuoristrada cercano sempre più le varianti a benzina tradizionali, considerate più semplici e robuste nell’uso off-road. Il risultato è un +5% sul mercato dell’usato.

Chiude la lista una vera icona: il Toyota Land Cruiser 2.8 D-4D, generazione J150. La sua fama di mezzo indistruttibile e l’apprezzamento per la tecnica collaudata hanno contenuto la svalutazione e portato a un incremento del 3,7%, nonostante l’arrivo di una nuova generazione.

Un segnale per il mercato automotive

Questi dati raccontano molto più di una semplice classifica curiosa. Indicano che il mercato sta premiando coerenza tecnica, identità forte e modelli senza veri eredi, in un momento storico in cui l’auto cambia pelle rapidamente. Non significa che l’automobile sia diventata improvvisamente un investimento finanziario, ma dimostra che alcune scelte – anche inconsapevoli – possono rivelarsi sorprendentemente lungimiranti.

Per il settore automotive, è anche un messaggio chiaro: non tutto ciò che è nuovo è automaticamente più desiderabile, e la transizione tecnologica, se troppo rapida, rischia di creare vuoti che il mercato dell’usato colma a caro prezzo.

 

 

 

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