Da zero a sessanta in dodici cilindri. Non è un’equazione, ma la storia della Lamborghini. Il Marchio di Sant’Agata Bolognese che nel 2023 festeggia i sessant’anni di vita. Un’esistenza costellata di supercar che hanno contribuito a collocare la Lamborghini al primo posto nell’immaginario collettivo come simbolo di sportività e di potenza bruta. Un’immagine che proviene dalle supercar che Lamborghini ha lanciato fin dalle origini: la Miura, la Countach, la Diablo. Tutte vetture estreme. Una più sfacciata dell’altra. Ciascuna a modo suo di rottura. Sia per la tecnologia sotto il cofano, che per il design ardito.

Sinfonia V12

E poi per il rombo lancinante del suo motore V12. Il vero marchio di fabbrica. Per ripercorrere la storia Lamborghini abbiamo scelto una strada diversa: ci siamo messi noi stessi al volante delle Lambo a 12 cilindri più iconiche che hanno forgiato il mito del Toro. Dalla 400 GT alla Miura, poi la Countach e la Diablo. Le abbiamo guidate su e giù per le strade collinari dell’Emilia-Romagna dove queste Lambo sono nate. Sedersi in ciascuna di queste supercar, alcune vecchie di 50 o più anni, è stato un modo per compiere un viaggio nel tempo. Vivere emozioni uniche e speciali. Stringere un volante rude, affondare il pedale del gas e sentire le vibrazioni del V12. Un modo diverso per raccontare la genesi e le particolarità di queste iconiche Lambo.

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