BMW, suv elettrico: scatta l’ora iX

L'a.d. del gruppo, Harald Kruger, ha confermato la data del debutto di BMW iX3 e svelato la registrazione di tutte le sigle da i1 a i9 e da iX1 a iX9
BMW, suv elettrico: scatta l’ora iX

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

Pubblicato il 5 dicembre 2017, 16:46 (Aggiornato il 5 dicembre 2017, 16:58)

L’offensiva di prodotto BMW entra nella seconda fase. Il piano prospettato un anno fa da Harald Kruger, a.d. del gruppo, prevedeva il lancio di 40 novità dalla sola divisione auto in 24 mesi. Nel 2018 arriveranno in strada il suv X2, il debutto tra gli sport utility di taglia maxi con BMW X7, la nuova generazione di Phantom sul fronte Rolls-Royce, ma è guardando all’elettrificazione della gamma che giungono le anticipazioni più interessanti dal CEO. 

Si proietta al 2020, quando toccherà a BMW X3 presentarsi nella versione a zero emissioni. Sarà BMW iX3 la sigla che identificherà il suv elettrico a batteria, in un processo di registrazione di sigle che comprende l’intero arco da BMW i1 a BMW i9 e da BMW iX1 a BMW iX9, per garantirsi la copertura di qualsiasi opzione elettrica o elettrificata dovesse arrivare in futuro.

L’obiettivo è di lanciare entro il 2025 venticinque modelli elettrificati, dodici alimentati esclusivamente a batteria, senza considerare le opzioni mild-hybrid. Con l’aggiornamento della BMW i3 nel 2017, la prossima novità elettrica sarà il debutto della MINI nel 2019, poi toccherà a BMW iX3 nel 2020 e, un anno più tardi, spazio alla visione del futuro in campo elettrico con BMW i NEXT. Appuntamenti ai quali presentarsi con numeri più rilevanti delle 200 mila BMW elettrificate oggi sul mercato, di cui 100 mila attese su strada entro fine anno (obiettivo 2017 centrato).

Nuova BMW X3, primo contatto

A medio termine, spostato sull’inizio del prossimo decennio, Kruger ha confermato la strategia di una scalabilità tecnica tale da consentire la realizzazione di modelli diversificati nel powertrain – termico, ibrido o elettrico -, grazie al debutto della quinta generazione di pacchi batterie.  

L’incremento degli investimenti – 700 milioni di euro in ricerca e sviluppo quest’anno più di quanti non ne avesse destinato il gruppo nel 2016 – in tecnologia, comprensivi anche della sperimentazione sulla guida autonoma, dovranno essere bilanciati da una crescita nelle vendite, della quota di mercato e delle entrate, obiettivi dichiarati da Kruger a margine dell’annuncio della strategia relativa al prodotto. 

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