Tesla, ok alle batterie LFP per Model 3 in Cina

Tesla, ok alle batterie LFP per Model 3 in Cina

Approvata la richiesta avanzata al governo, la diversa composizione chimica con ferrofosfato e assenza di cobalto riduce il costo delle celle ed estende la durata. Maggiore, però, il peso

11.06.2020 ( Aggiornata il 11.06.2020 17:30 )

C’è un duplice fronte da registrare su Tesla e le batterie fornite da CATL, compagnia cinese con la quale ha sottoscritto un accordo di fornitura biennale. Da un lato, gli annunci della stessa CATL sullo sviluppo arrivato al punto di idoneità per la produzione di una specifica di batteria in grado di durare per 16 anni e garantire percorrenze fino a 2 milioni di chilometri.

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Una frontiera nuova, sviluppo tecnologico accompagnato da un costo superiore del 10% sul prezzo del pacco batterie evoluto.

Una notizia alla quale fa da contraltare, per la direzione opposta all’incremento di costo delle celle che compongono i moduli del pacco batterie, l’arrivo dell’autorizzazione da parte del governo cinese a Tesla per la produzione di batterie al litio ferrofosfato.

Costi giù per l'assenza di cobalto

Secondo quanto riporta Elektrek, sarebbe sempre CATL a produrre le celle in questione – un progetto sul quale l’azienda cinese si è già esposta nel 2019 – e verrebbero installate nelle batterie prodotte dalla Gigafactory di Shanghai. L’obiettivo di una tale specifica, in sostituzione della composizione chimica con presenza di cobalto, è di abbattere il costo di produzione delle celle, proprio in ragione dell’assenza di cobalto.

Sarà Model 3 a introdurre per prima la batteria LFP su Tesla, una variante della composizione gli ioni di litio, contraddistinta dal rivestimento del catodo e l’impiego del ferrofosfato.

Tesla Model 3, le prime immagini del modello di serie

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Da una brochure per la rete di assistenza da qualche modello "paparazzato" in California

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Pro e contro

I vantaggi, oltre a essere di tipo economico – per l’assenza del cobalto – sono anche legati alla stabilità termica offerta dalla diversa composizione chimica, nonché a un ciclo vitale più lungo. Ovviamente non mancano i punti deboli rispetto alla più “pregiata” e costosa chimica con cobalto.

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Segnatamente si tratta di batterie che esprimono una minore densità energetica, mentre alla bassa conduttività elettrica si ovvia rivestendo le particelle di materiale in grado di aumentare la tale caratteristica.

Altro punto debole delle batterie al litio-ferrofosfato sta nel maggior peso complessivo della batteria, secondo i dati rilanciati da Elektrek vi sarebbero 100 kg tra una Model 3 dotata della batteria con celle Panasonic “classiche” e la variante CATL al litio-ferrofosfato.

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