Volvo XC40 Recharge, al via la produzione dell'elettrica

Nello stabilimento di Ghent, in Belgio, è partita la produzione del nuovo Suv svedese a zero emissioni, completamente ripensato rispetto alle versioni con motore termico

Volvo XC40 Recharge, al via la produzione dell'elettrica

Lorenzo LucidiLorenzo Lucidi

Pubblicato il 1 ottobre 2020, 17:23 (Aggiornato il 1 ottobre 2020, 18:35)

Inizia la produzione, nello stabilimento Volvo di Ghent, in Belgio, della nuova XC40 Recharge. Un Suv completamente elettrico, che punta a conquistare un'ampia clientela e a contribuire in modo sostanziale all'elettrificazione della gamma del Costruttore svedese. Una missione quella di Volvo, che punta a vendere il 50% di auto a zero emissioni entro il 2025, e a ridurre entro lo stesso anno le emissioni prodotte per ogni auto del 40%. Traguardi ambiziosi per i quali la nuova XC40 ha un ruolo fondamentale.

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Tutte vendute

La catena di montaggio del nuovo Suv a batteria si è avviata oggi, ma tutta la produzione del 2020 è già stata preordinata. I primi esemplari di produzione del modello verranno consegnati ai clienti europei a fine ottobre. I lavori a Ghent tuttavia erano iniziati già da tempo, non solo con l'adeguamento degli impianti e la realizzazione degli esemplari preserie, ma anche con la formazione del personale. I lavoratori dello stabilimento sono stati infatti sottoposti a un programma di aggiornamento per poter produrre i nuovi modelli elettrici senza rischi.

Oggi è un'occasione importante per Volvo Cars e per tutti i dipendenti dello stabilimento di Ghent - ha spiegato Javier Varela, responsabile globale delle attività industriali e della qualità - Con riferimento alla nostra strategia di elettrificazione della gamma di prodotti, lo stabilimento di Ghent svolge il ruolo di pioniere nella nostra rete di produzione globale".

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Massima sicurezza

La XC40 Recharge offre un powertrain di alto livello che garantisce una potenza massima di 408 cavalli e un'autonomia fino a 400 km. La ricarica all'80%, se si ha a disposizione una colonnina a corrente continua, avviene in appena 40 minuti. Ottime le prestazioni: l'accelerazione da zero a cento viene divorata in 4,9 secondi, mentre la velocità massima si ferma a 180 km/h. Una scelta precisa della casa, che ha deciso di limitare tutte le sue auto, incluse quelle con motore termico.

La vettura, spiegano i tecnici di Volvo, è stata totalmente riprogettata rispetto alle versioni a benzina, Diesel e ibride. L'imperativo categorico del costruttore svedese resta infatti la sicurezza, e la presenza del powetrain elettrico (e l'assenza del motore termico) ha portato a un ripensamento dell'intera vettura. A partire dalla gabbia di sicurezza che è stata realizzata intorno alla batteria, fino alla struttura frontale rinforzata. Questo lavoro di riprogettazione ha portato anche altri vantaggi, come la creazione di nuovi spazi per bagagli e oggetti, ad esempio nel cofano anteriore.

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