Tavares, la "chiamata" ai fornitori sui costi dell'auto elettrica

Le posizioni di Carlos Tavares in materia di transizione forzata verso l'elettrico sono note (e chiare). L'amministratore delegato Stellantis ha evidenziato i rischi di una povertà della mobilità in Europa con l'insistere sul piano Fit for 55. Già il nuovo ciclo di omologazione Euro 7 sarà un banco di prova in tal senso. 

L'elettrico "europeo" quale scelta politica, per una transizione verso la mobilità sostenibile che non contempla tutto un più ampio quadro tecnologico, salvo mettere al bando il motore termico.
Ecco, in questa cornice resta un problema di costi da sostenere. L'auto elettrica è intrinsecamente più cara da produrre, oggi, per evidenti ragioni di approvvigionamento delle materie prime necessarie alla produzione dei pacchi batterie. Produzione nel breve periodo saldamente in mano a colossi asiatici.

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Tendenzialmente si va a un progressivo e costante calo dei prezzi, sempre meno gli Euro necessari per un singolo kilowatt/ora. Tendenzialmente si andrà a un incremento dei prezzi per le auto termiche, più complesse per il trattamento degli inquinanti e l'obbligo di rientrare nella normativa Euro 7. Questo l'equilibrio verosimile nel medio periodo, un orizzonte che guarda ai prossimi 3-5 anni.

Costruttori e fornitori, sforzi congiunti

Fa una chiamata di co-responsabilità, Tavares, a margine della presentazione dei risultati finanziari (positivi) di Stellantis nel 2021. Parla della sostenibilità dei costi extra della produzione in capo alle case costruttrici e della necessità che anche i fornitori facciano la propria parte.

"Abbiamo bisogno che contribuiscano i nostri fornitori. Non è una sorpresa che quando ti trovi a dover assorbire i 50% dei costi addizionali derivanti dall’elettrificazione, i tuoi fornitori devono essere importanti collaboratori a questo extra”, le parole di Tavares.

“Questa dei prossimi 5 anni sarà prevalentemente una corsa alla riduzione dei costi per proteggere l’accessibilità, in termini di protezione dell’ampiezza dei mercati. Così potremo tenere le classi medie sul mercato delle auto nuove”.

Un supporto all'acquisto che, inevitabilmente, passa e dovrà ancora passare da campagne di incentivazione pubblica per supportare un mercato realisticamente non in grado, oggi, di produrre da sé una transizione di massa dalle motorizzazioni endotermiche.