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Stellantis, la Gigafactory di Termoli adesso è realtà

Firmati gli accordi per il terzo impianto europeo della ACC. Ufficiale anche l’ingresso di Mercedes nella joint venture con TotalEnergies

Stellantis, la Gigafactory di Termoli adesso è realtà

23 mar 2022 (Aggiornato alle 12:46)

È l’impianto molisano la sede della terza Gigafactory europea della Automotive Cells Company. L’annuncio è ufficiale e fa di Termoli la “culla” italiana delle batterie prodotte dalla società nata dalla joint venture nel 2020 tra l’allora gruppo PSA e Total e adesso annovera come soci paritari Stellantis, Mercedes e la compagnia petrolifera francese.

Tutti i numeri della Gigafactory di Termolli

I dettagli del progetto

Il via libera alla riqualificazione della fabbrica è arrivato dopo l’ufficialità dell’ingresso nella ACC della Stella a Tre punte e di una lettera d’intenti con il Ministero dello Sviluppo Economico.

I tre partner, dunque, si impegnano a trasformare la struttura esistente per sostenere lo sviluppo della capacità industriale della ACC ad almeno 120 gigawattora entro il 2030 e ad ampliare lo sviluppo e la produzione di celle e moduli per batterie ad alte prestazioni di nuova generazione.

Cosa ha detto Tavares

"Siamo grati a tutte le persone coinvolte in questo investimento che assicurerà il futuro della grande comunità di Termoli”, ha dichiarato Carlos Tavares, CEO di Stellantis. “Trasformare l’impianto esistente per contribuire nella creazione di un futuro più sostenibile posiziona ACC come leader europeo nella produzione di batterie e riafferma, grazie alla collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, il ruolo dell’Italia nel sostenere la trasformazione di Stellantis in un'azienda di tecnologie dedicate alla mobilità sostenibile.”

Il piano aziendale di Stellantis

Nell’ambito del piano strategico Dare Forward 2030, Stellantis ha annunciato piani per realizzare globalmente vendite di veicoli elettrici a batteria (BEV) per cinque milioni di unità nel 2030, raggiungendo con i BEV il 100% del mix di vendite di autovetture in Europa e il 50% di autovetture e veicoli commerciali leggeri negli Stati Uniti.

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