Tavares: "Lancia torna nel Rally? L'ultima parola a Napolitano"

Tavares: "Lancia torna nel Rally? L'ultima parola a Napolitano"

Tra la gestione della transizione ecologica al futuro dei Marchi italiani (Lancia in particolare) ecco l'anticipo dell'intervista a Tavares che troverete sul prossimo numero di Auto

di Pasquale Di Santillo

10.04.2022 12:10

Un portoghese dopo l’altro al Mondiale di Formula E che fa tappa a Roma. E dopo la parentesi calcistica della mattinata con la presenza di José Mourinho, Sergio Oliveira e Nuno Santos, rispettivamente allenatore, centrocampista e preparatore dei portieri della Roma (in visita all’altro portoghese Antonio Felix Da Costa che guida la DS), nel pomeriggio di ieri è stata la volta di Carlos Tavares, CEO del Gruppo Stellantis.

I paradossi della transizione secondo Tavares

Arrivato da Fiumicino all’hospitality dell’Eur guidando personalmente il prototipo della Maserati Granturismo da 1.200 cv ("la vettura migliore che abbia mai provato", ha commentato) per una tavola rotonda con i giornalisti italiani. 
Tavares ha parlato di tante cose, del dogmatismo dell’Europa che pone veti alla produzione delle auto con motore endotermico (dal 2035, forse) senza aver prima costruito un ecosistema tra infrastrutture e batterie che lo renda davvero accessibile alla massa, abbassando i prezzi delle vetture; del fatto che tutto questo è un paradosso mentre le Case hanno già fatto la loro transizione investendo somme impressionanti per adeguarsi a regole di cui probabilmente non sono nemmeno convinti e che in effetti sono ancora appese a una proposta non trasformata definitivamente in delibera; che ci sarebbero soluzioni più economiche per svecchiare il parco circolante e gli stessi e infine che senza energia pulita, proveniente dalle rinnovabile, è un controsenso parlare di elettrico che non inquina.

Il futuro dei brand italiani nel motorsport

Ma da autentico appassionato di auto, di corse, qual è, Tavares ha dato segnali importanti anche per quanto riguarda brand molto cari agli italiani, anche per la loro storia sportiva. Alla domanda se dopo Alfa Romeo in Formula 1, Peugeot attesa nel Mondiale WEC dal 2023 e DS e l’anno prossimo Maserati in Formula E, era lecito attendersi anche il ritorno della Lancia nel Mondiale rally, inteso come progetto presente nei suoi pensieri, il manager portoghese ha infatti risposto: 
"La maniera in cui lavoriamo, in cui prendiamo le nostre decisioni è questa, tenendo presente che il Motorsport è marketing allo stato puro. Noi investiamo molto nei programmi e poi misuriamo i ritorno. Dobbiamo selezionare le discipline, in un rapporto win win. In base al ritorno verifichiamo il ritorno in proporzione all’investimento e valutiamo se conviene entrare nel Motorsport oppure fare pubblicità su tv, giornali o in una campagna digitale. Questo significa che il team Motorsport poi presenta al CEO del brand in questione il programma con i costi, lui fa le sue valutazioni sull’efficienza economica di una scelta di questo tipo piuttosto che un altro sport come vela, ciclismo e poi si decide se investire nel Motorsport o no. Abbiamo un tetto fisso sulle spese di marketing come Gruppo e ogni CEO ha il suo budget che può spendere in maniera autonoma per promuovere il suo brand in funzione della migliore efficienza economica delle varie proposte. La responsabilità della scelta finale è sua. Ovviamente deve essere fondata su parametri chiari: avere una grande impatto nei media, costi ragionevoli e non inflazionare il motorsport, altrimenti rischierebbe di distruggerlo a causa dei costi troppo alti e ritorni bassi. Tutto questo poi è da mettere in relazione alla redditività del brand. Investire nel Motorsport significa avere un ritorno di vendite, di guadagni e quindi di profittabilità, in modo che il denaro investito porti un vantaggio concreto al brand. In questo senso, Luca Napolitano avrà l’ultima parola sul ritorno di Lancia nel Mondiale rally dopo avermi spiegato che è il miglior investimento che può fare, rispetto ad altri, per continuare il programma di rinascita del brand che abbiamo avviato".

Nessuna sovrapposizione

Poi per completare il discorso su Lancia ha chiarito anche che non esistono sovrapposizioni negative con DS. "Lancia esprime l’eleganza italiana. DS la sofisticatezza francese. Sono due modi diversi di esser premium e penso che abbiamo la creatività necessaria per sviluppare entrambi".
In merito al discorso sportivo, ha toccato anche il discorso Alfa Romeo in F.1, sottolineando che si aspetta che migliorino i risultati, per giustificare i costi alti dell’operazione… Più chiaro di così:..
Comunque, l’intervista integrale a Tavares la potrete leggere sul prossimo numero di AUTO in edicola venerdì 15 aprile.

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