Non solo produzione ma anche sviluppo presso il sito di Steyr, al quale BMW destinerà quasi 1 miliardo di euro in investimenti
21 giugno
Espande la produzione della futura generazione di motori elettrici, BMW. Lo fa annunciando un investimento che, entro il 2030, vedrà sull'impianto austriaco di Steyr interventi per 1 miliardo di euro.
Ben 710 milioni di euro verranno destinati alla produzione, che porterà i volumi del sito a più di 600 mila unità all'anno. Il tutto in un processo più orientato agli eDrive ad alte prestazioni, senza tralasciare un marginale quota di produzione residuale di motori termici.
La prossima generazione di eDrive verrà sviluppata presso lo stabilimento di Steyr e lì prodotta a partire dal 2025. Si tratta del secondo impianto, dopo quello tedesco di Dingolfing, nel quale BMW curerà la produzione.
Rispetto all'eDrive di quinta generazione oggi impiegato sui modelli elettrici BMW (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) e sulle più recenti ibride plug-in, l'evoluzione del powertrain coinvolgerà tutti gli elementi cruciali.
Confermata l'integrazione in un'unica scatola del motore e della trasmissione, saranno oggetto di sviluppo componenti cruciali come statore, rotore, inverter e la trasmissione stessa.
Per la prima volta, BMW destina all'impianto austriaco anche lo sviluppo - alimentato da investimenti per 230 milioni di euro -, non solo la produzione degli eDrive. Saranno due le linee dedicate all'assemblaggio.
Fase conclusiva dello sviluppo di BMW M2, dalla quale emergono le prime caratteristiche ufficiali. Il motore 3 litri avrà i cavalli della M2 Cs e potrà essere abbinato a due tipologie di cambio
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