Mazda CX-60 diesel 3.3 litri, novità dai consumi bassissimi

Mazda CX-60 diesel 3.3 litri, novità dai consumi bassissimi

Il motore e-SkyActiv D è supportato dal mild hybrid, offre due livelli di potenza e un rendimento termico molto elevato

05.07.2022 ( Aggiornata il 05.07.2022 15:51 )

Può prendersi a massimo esempio di neutralità tecnologica, la via seguita da Mazda con l'introduzione del nuovo motore DCPCI sul suv CX-60.

Tra 2023 e 2025 conteremo tre nuovi modelli elettrificati, oltre il CX-60, primo ibrido plug-in della casa nipponica già sul mercato. C'è un percorso di elettrificazione quindi, come l'introduzione di un'architettura modulare e nativa elettrica, che arriverà dopo il 2025. Non si esaurisce però in un'unica via l'innovazione tecnologica.

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Un motore diesel dalla cilindrata giusta

Dopo aver sviluppato il motore SkyActiv X, caratterizzato da un funzionamento in parte mutuato dai motori diesel, con la tecnologia SPCCI, ecco arrivare un diesel moderno e caratterizzato da una sigla che dovrà esprimersi nel dettaglio tecnico.

Lo e-SkyActiv D è un sei cilindri in linea, turbocompresso, da 3.3 litri di cilindrata. Conferma la via, da moltissimi anni ormai a definire le scelte tecniche Mazda, del "giusto" dimensionamento. Contro le soluzioni di downsizing che hanno vissuto un'era di estrema riduzione delle cilindrate, Mazda ha ritagliato cubature definite right-sizing. Un 3.3 litri, nel 2022, su un modello di segmento D, è un cuore importante. 

Consumi bassi bassi

Ecco, poi leggi alcuni dati, il rendimento termico superiore al 40% - valore da auto full hybrid benzina -, i consumi da 4,9 lt/100 km e le emissioni di 127 g/km e il quadro descrive un'innovazione di rilievo.

Lo è se si considera peraltro massa e dimensioni di  Mazda CX-60, sul quale il motore diesel 3.3 litri debutta. Ordinabile a partire da 49.900 euro per la declinazione 200 cavalli, da 61.200 euro per la specifica 249 cavalli. Ecco, i numeri del 6 cilindri consentono prestazioni adeguate, di 219 orari e 7"6 sullo zero-cento km/h nella variante più potente.

Entrambi gli e-SkyActiv D sono abbinati a un cambio automatico 8 marce, il 200 cavalli è una proposta a trazione posteriore, il 249 cv quattro ruote motrici. Nell'incrementare l'efficienza e le basse emissioni, al diesel 3.3 litri è abbinato uno schema mild hybrid a 48 volt.

DCPCI il cuore della combustione

Il cuore dell'innovazione sta nella sigla DCPCI, ovvero, in una combustione Distribution-Controlled Partially Premixed Compression Ignition. È il perimetro di funzionamento dell'unità di nuova progettazione che Mazda (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) dovrà spiegare nel dettaglio.

Rispetto ai diesel 2.2 litri SkyActiv-D il peso è rimasto pressoché invariato, pur essendo un 4 cilindri in linea contro un 6 cilindri in linea, qual è il 3.3 litri. Architettura e frazionamento che rappresentano l'ideale schema per fluidità, dettata dal bilanciamento delle masse e la sequenza dell'accensione.

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