Lombardia, preoccupazione per la transizione elettrica

Lombardia, preoccupazione per la transizione elettrica

CNA Lombardia riflette sullo stato di salute del comparto automotive lombardo quando nel 2035 ci sarà il passaggio totale al “green”

di Redazione

26.10.2022 ( Aggiornata il 26.10.2022 11:47 )

La CNA Lombardia ha fornito alcuni dati elaborati attraverso lo studio “la filiera dell’Automotive in Lombardia”, in collaborazione con il Centro Studi Sintesi. Grazie al lavoro svolto si ha avuto una quadra della situazione attuale che coinvolge l’intero comparto nella regione e la sfida tecnologica dell’elettrificazione nel prossimo decennio.

La Lombardia, come le altre regioni, dal 2035 non potrà vendere auto e furgoni endotermici tradizionali; secondo il pacchetto “Fit for 55” approvato dal Parlamento Europeo, non si potranno infatti più acquistare auto con motore endotermico. Una decisione che mette in estremo allarme l’intero comparto dell’automotive regionale che vanta 13.020 imprese attive con oltre 55mila addetti per un valore aggiunto generato di oltre 3,6 miliardi di euro.

Il tutto considerando che attualmente le auto elettriche rappresentano solamente lo 0,4% (23.429) dell’intero parco circolante di autoveicoli della Lombardia che si attesta attorno ai 6,9 milioni. CNA Lombardia: “Siamo favorevoli alla transizione ecologica, ma è irrazionale puntare quasi esclusivamente sulla tecnologia elettrica. Costi sociali ed economici forse di gran lunga superiori ai benefici in termini di sostenibilità.

Euro 7, la Commissione UE fa retromarcia: niente stretta sui motori tradizionali

I dati elaborati da CNA Lombardia

Il presidente di CNA Lombardia, Giovanni Bozzini, si è così espresso: “I dati che abbiamo elaborato insieme al Centro Studi Sintesi ci raccontano una filiera capillarmente distribuita sul territorio. All’allarme lanciato giustamente dagli industriali del settore si aggiunge il nostro grido di allarme, che intende parlare a nome di tutta la filiera, industriale, artigiana e di servizio alla comunità.

Abbiamo finalmente 'spacchettato' la rappresentazione della filiera in tutte le sue componenti: dalla fabbricazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche a quella dei sedili, dalla riparazione delle parti meccaniche alla manutenzione delle parti elettriche, dalla sostituzione degli pneumatici alla riparazione delle carrozzerie fino ai centri di revisione. Parliamo di un settore che ogni giorno vede circolare quasi 7 milioni di autoveicoli nella sola Lombardia e può vantare un valore aggiunto pari a oltre 3,6 miliardi di euro in tutte le sue componenti (produzione, commercio, riparazione, manutenzione, carrozzerie). L’Automotive lombardo dà lavoro a più di 50 mila persone.

Facendo il punto della situazione, di circa 6,2 milioni di veicoli circolanti in Lombardia a fine 2021, oltre la metà è alimentata a benzina (54,5%): si tratta di una quota più elevata rispetto alla media nazionale (44,7%). Più un terzo delle autovetture (34,5%) è invece alimentato a gasolio, a fronte di una quota del 42,9% nell’intero paese. Le autovetture con alimentazione ecologica (gpl, metano, elettriche e ibride) sono in continuo aumento e rappresentano oggi il restante 11% delle autovetture circolanti in Lombardia (12% a livello nazionale): nel 2015 erano meno del 7% del parco circolante.

C'è poi un altro dato: la distribuzione per categoria euro delle autovetture circolanti in Lombardia alla fine del 2021 mostra come oltre la metà siano classificate «euro 5» (20%) e «euro 6» (36%). Rispetto al 2015 è evidente l’azione di sostituzione ad opera dell’«euro 6», diventato obbligatorio in quell’anno per tutte le vetture di nuova immatricolazione. Negli anni si è assistito ad una riduzione della quota degli standard inferiori, ma soprattutto degli «euro» 4, 3 e 2.

Auto elettriche: allarme per mancanza di punti di ricarica

1 di 2

Avanti
  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese