Ampere, il ramo elettrico di Renault avvia le operazioni e fissa gli obiettivi

Luca de Meo alla direzione - presidente e amministratore delegato -, Josep Maria Recasens direttore generale e Vincent Piquet a capo dell'area Finanza, saranno le figure di vertice della divisione Ampere. 

All'interno del Gruppo Renault, dove de Meo conserva il ruolo di a.d., sarà la branca responsabile dello sviluppo e produzione delle auto elettriche. In contrapposizione a questo ramo specifico vi sarà la divisione Horse, focalizzata sul prodotto endotermico.

Ampere ha una serie di obiettivi da centrare, per quella che sarà una realtà prossimamente oggetto di un'offerta pubblica di acquisto iniziale, controllata da un comitato specifico, presieduto da Jean-Dominique Senard. Nella seconda metà dell'anno, invece, il Capital Markets Day per delineare il "piano industriale" sui prossimi anni.

Ampere, giù i costi della produzione di auto elettriche

Il più rilevante e ambizioso degli obiettivi fissati da Ampere è nella riduzione dei costi dei veicoli elettrici del 40%. Sarà con i modelli in arrivo nel 2027 che si realizzerà la soglia specifica. Già dalle prossime Renault 5 e Renault 4, tuttavia, saranno disponibili delle sinergie per ridurre i costi. Anzitutto, la diminuzione del 30% di componentistica diversa tra i vari veicoli, poi una produttività superiore dei siti di assemblaggio: meno di 10 ore il tempo individuato per la produzione di un'auto.

"Grazie al lavoro compiuto nel Gruppo Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) negli ultimi due anni, Ampere è sul punto di spiccare il volo, sostenuta da risorse iniziali incomparabili: una delle catene del valore dei veicoli elettrici più integrate dell’industria, un approccio pionieristico al software defined vehicle e capacità ingegneristiche e produttive all’avanguardia", commenta Luca de Meo. 

I rapporti di collaborazione e la centralità di ElectriCity

Ampere potrà contare su due architetture elettriche native, su 20 accordi di collaborazione - tra cui le partnership con Google, Qualcomm, ST Microelectronics, Valeo -, senza dimenticare una catena di approvvigionamento di componentistica e materie prime rafforzata. L'80% dei fornitori gravita a meno di 300 km dall'hub produttivo francese di ElectriCity. Raggruppa Douai, Mauberge, Ruitz e Cleon, per una produzione di quasi 500 mila unità dal 2025 e l'obiettivo del milione di esemplari.

"L’associazione dell’agilità di un ‘pure player’ con la forza di un rinomato Costruttore automobilistico rende Ampere unica. Ora passiamo alla fase esecutiva. Più ci specializziamo, più si creano chiare opportunità per Ampere nella corsa verso i veicoli elettrici e il software.

Puntare ad una riduzione dei costi del 40% per la prossima generazione di veicoli, porre la tecnologia e l’innovazione al centro dell’organizzazione di Ampere, offrire prodotti attrattivi al miglior prezzo: tutto questo è in linea con la tradizione di democratizzazione della tecnologia e di creazione di valore per i nostri stakeholder", ancora de Meo.

L'accento sul software

Un passaggio alla fase di esecuzione dei piani che potrà contare su 10 mila dipendenti, per un terzo saranno ingegneri, chiamati a lavorare sulla tecnologia elettrica e sul versante software. Quest'ultimo elemento è cruciale per garantire progettazioni "software defined", in grado di essere costantemente e a lungo aggiornate, così da estendere il ciclo vitale utile di un singolo modello.

Se la Renault Megane E-Tech è già realtà, oltre all'annunciata produzione della Renault 5 nel 2024 e della Renault 4 - un crossover urbano - nel 2025, con gli annunci legati ad Ampere arriva l'ufficialità della produzione futura del Suv di segmento C Scenic E-Tech, anticipato nel 2022 da un concept.