USA, scoperto il giacimento di litio più grande al mondo

USA, scoperto il giacimento di litio più grande al mondo

La caldera di McDermitt, situata tra Oregon e Nevada, potrebbe contenere fino a 40 milioni di tonnellate di litio superando il giacimento in Bolivia

di Gianluca Guglielmotti

13.09.2023 ( Aggiornata il 13.09.2023 15:11 )

Incredibile scoperta negli Stati Uniti: un gruppo di vulcanologi americani ha rivelato la presenza di un enorme giacimento di litio, situato nella caldera di McDermitt, tra Nevada e Oregon. Secondo i ricercatori si tratterebbe del più grande deposito al mondo, con 40 milioni di tonnellate del prezioso minerale: un quantitativo che, potenzialmente, potrebbe alimentare l’intera industria dei veicoli elettrici per decenni. Un’ottima notizia, considerando che entro il 2040 è previsto un aumento di circa otto volte della domanda

Caldera McDermitt, il più grande deposito di litio al mondo

In foto: litio puro

Il sito si trova sulla caldera di McDermitt, situata lungo il confine tra Nevada e Oregon. Gli esperti ritengono che il litio si sia formato in seguito all'esplosione di un supervulcano ben 16 milioni di anni fa. Secondo le stime – anche se, per ora, nulla può essere confermato – la caldera, che si estende per 45 chilometri, potrebbe contenere fino a 40 milioni di tonnellate di litio altamente concentrato: numero a dir poco impressionante. Si tratta, infatti, di un quantitativo nettamente superiore rispetto a quello delle saline di Uyuni, in Bolivia (in foto di copertina), considerate fino a oggi il più grande giacimento del materiale presente sulla Terra. I ricercatori hanno dichiarato alla rivista Science Advances: “I depositi di litio sedimentario vulcanico [...] sono di solito ad alta concentrazione, poco profondi e con basso rapporto tra minerale e materiale di scarto. Analizzando i sedimenti lacustri della caldera, risalenti al Miocene, abbiamo trovato percentuali estremamente elevate di litio.”.

Problemi etici e ambientali

Sebbene la scoperta significhi molto per gli USA, che fino ad oggi non avevano alcun deposito rilevante di litio (a tal proposito, il Governo americano aveva avviato un progetto di estrazione del minerale dal calore del sottosuolo), bisognerà fare i conti con alcuni ostacoli: innanzitutto, le tribù native della zona – precisamente sul versante del Nevada della caldera di McDermitt – si stanno opponendo alla costruzione della miniera per l’estrazione sostenendo si trovi in corrispondenza di “terreni sacri”. Inoltre, alcuni gruppi ambientalisti hanno già iniziato le proteste: le attività, infatti, potrebbero avere effetti piuttosto negativi in termini di impatto ambientale. Al netto di ciò, se il governo statunitense riuscirà a trattare, l’attività di estrazione potrebbe iniziare già a partire dal 2026.

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