Batterie auto elettriche rigenerate: la rivoluzione arriva da un nuovo materiale

Batterie auto elettriche rigenerate: la rivoluzione arriva da un nuovo materiale© Auto elettrica, foto Myenergi su Unsplash
Una scoperta scientifica potrebbe rivoluzionare il mercato

di Luca Talotta

20.05.2025 ( Aggiornata il 21.05.2025 10:04 )

Una scoperta rivoluzionaria potrebbe cambiare per sempre il modo in cui vengono gestite le batterie delle auto elettriche usate. Un team di ricercatori delle università di Chicago e California San Diego ha identificato un nuovo materiale dalle proprietà termodinamiche “sovversive”, in grado di ripristinare le batterie EV al loro stato originario grazie a un processo definito voltage activation.

Questa innovazione potrebbe essere un game changer per l’intero mercato dell’usato elettrico, riducendo le preoccupazioni legate alla durata residua delle batterie, che rappresentano uno degli ostacoli principali alla diffusione delle auto elettriche di seconda mano.

Come funziona il “miracolo” del voltage activation

Il materiale scoperto si distingue per un comportamento del tutto inusuale: si espande se compresso e si contrae se riscaldato, sfidando le normali leggi della termodinamica. Ma è proprio questa anomalia che apre le porte a un nuovo approccio per il ripristino delle prestazioni delle batterie.

Secondo Minghao Zhang, coautrice dello studio pubblicato su Nature, «non serve riportare la batteria al produttore o affidarsi a terze parti. Basta applicare questa voltage activation e la batteria torna come nuova». In pratica, tramite uno specifico impulso elettrico, i materiali interni della batteria vengono riportati al loro stato metastabile, rigenerando così l’autonomia e la capacità di carica originarie del veicolo.

Il timore legato allo stato di salute delle batterie è oggi una delle principali barriere all’acquisto di auto elettriche usate. Secondo un’indagine di Autocar su 1.462 automobilisti, la preoccupazione numero uno è proprio l’usura della batteria causata dalla ricarica effettuata dai precedenti proprietari.

Nel Regno Unito, le batterie EV devono avere per legge una garanzia di almeno otto anni, ma il 47% degli intervistati afferma che una garanzia più lunga li renderebbe più propensi all’acquisto. Anche secondo il Green Finance Institute, «la paura della scarsa salute delle batterie è la barriera principale al decollo del mercato delle EV usate».

I test per la salute delle batterie: tra promesse e realtà

A fronte di queste preoccupazioni, negli ultimi mesi sono emersi strumenti pensati per rassicurare i consumatori. Uno di questi è EV Check Plus, lanciato da ClearWatt ad aprile: con un costo di circa 8 sterline, consente di stimare in modo affidabile l’autonomia reale dell’auto elettrica usata, offrendo anche controlli legali e storici.

Anche il rivenditore di auto BCA ha introdotto un proprio sistema di Battery Health Grading, che fornisce una valutazione immediata della batteria tramite un punteggio da A a E abbinato al FLASH Test di AVILOO. Questo punteggio viene mostrato ovunque nel processo d’acquisto: dall’asta ai concessionari locali.

In entrambi i casi, l’obiettivo è chiaro: rendere le auto elettriche usate un’opzione affidabile e trasparente, abbattendo le barriere psicologiche che ancora frenano gli automobilisti.

Una scoperta con potenziale anche oltre l’automotive

I ricercatori non si fermano qui. Y. Shirley Meng, docente della University of Chicago e coautrice dello studio, ha spiegato che il materiale ha potenzialità enormi anche in altri ambiti. Uno degli esempi più affascinanti è quello delle batterie strutturali per aeroplani elettrici, che potrebbero diventare più leggere, efficienti e sicure contro le variazioni di temperatura e pressione in alta quota.

Il team punta ora a portare questi materiali dal laboratorio all’industria, aprendo la strada a batterie EV di nuova generazione, con energia specifica più elevata e maggiore durata nel tempo. 

Il mercato dell’usato elettrico è in forte crescita ma ancora frenato da una naturale diffidenza. La prospettiva di poter rigenerare una batteria EV con un semplice impulso elettrico potrebbe dunque cambiare le carte in tavola, offrendo a milioni di automobilisti la possibilità di acquistare un’auto elettrica usata senza compromessi in termini di autonomia o prestazioni.

 

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