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30 giu 2025
Quali concessioni verranno riconosciute al biodiesel in sede europea, nel quadro di riesame degli obiettivi del Fit for 55 che verrà condotto entro fine anno, è una partita tutta da giocare a Bruxelles. La transizione all’elettrico dovrà tradurre in fatti le intenzioni annunciate dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, in occasione delle elezioni europee che hanno rinnovato gli organi legislativi e, successivamente, confermato il mandato a capo della Commissione.
Il tema del biodiesel è particolarmente caro all’Italia ma, nella fase precedente del dibattito, non è rientrato tra le eccezioni concesse dal Fit for 55, diversamente dagli e-fuels.
Intorno a un combustibile “pulito”, ottenuto dalla lavorazione di scarti vegetali e un processo di idrogenazione, ruota l'intesa siglata tra BMW Italia ed Eni. Tre punti sui quali lavorare, a cominciare dal supporto a una mobilità sostenibile e basta sulla neutralità tecnologica, oltre alla sinergia tra diversi vettori energetici. Un altro punto dell’impegno tra le due multinazionali è relativo alla reaizzazionedi “nuove proposte su biocarburanti e ampliamento dell’infrastruttura per la mobilità elettrica”.
In aggiunta, oltre alle attività di marketing, potrebbero essere condotti dei test del diesel HVO - Hydrotreated Vegetable Oil impiegato su motori BMW.
“Il nostro approccio è sempre stato basato sull’apertura tecnologica e sulla volontà di decarbonizzare attraverso tutte le tecnologie disponibili, purché altamente efficienti. In questo senso siamo convinti che l’utilizzo dei bio-carburanti come l’HVO in purezza sui motori diesel sia una grande opportunità”, ha commentato Massimiliano Di Silvestre, presidente e amministratore delegato di BMW Italia. “Questo riguarda sia le nostre BMW nuove che il circolante fatto di circa 500.000 BMW in Italia, con impatti immediati sull’ambiente, fino a 90% di riduzione delle emissioni GHG (greenhouse gases; ndr). BMW è pronta per questa tecnologia già dal 2015 e siamo orgogliosi di lavorare con ENI e Enilive per promuovere i biocarburanti sul mercato, oltre che continuare a collaborare con Plenitude nell’area dell’elettrico, per quanto riguarda le strutture di ricarica con offerte dedicate ai clienti che scelgono la nostra mobilità elettrica".
Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha aggiunto: “Eni e BMW Italia, leader nei rispettivi settori, condividono tecnologia e know how per progredire in maniera sempre più importante verso la decarbonizzazione dei trasporti. La nostra partnership rappresenta un esempio di sinergia tra produttore energetico e industria, con l’obiettivo di creare un ecosistema favorevole in grado di coniugare ricerca e sviluppo tecnologico, necessità del mercato e gli obiettivi di decarbonizzazione. Per compiere un percorso di transizione energetica di successo è indispensabile unire le forze per arrivare a incidere nei molteplici ambiti economici e industriali da decarbonizzare, con tutte le tecnologie e iniziative industriali sostenibili e a disposizione”.
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