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Secondo Adolfo Urso, il bonus deve essere rivolto a "Chi ha bisogno dell'aiuto dello Stato per svecchiare la propria auto"
14 apr 2023
Nell'ultimo periodo si è spinto molto sugli incentivi per i veicoli elettrici, al fine di invogliare i cittadini ad acquistarli e, così, perseguire la strada della transizione elettrica. Da quello che si apprende su Repubblica, qualcosa si sta muovendo sul versante bonus e, a quanto pare, ci sarebbero delle novità. Il governo Meloni sta infatti pensando di formulare degli incentivi – sfruttando i fondi inutilizzati delle auto elettriche e ibride – per le vetture con motori termici a basse emissioni. Tale bonus potrebbe vedere la luce proprio alla fine di questo mese.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si è così espresso: “Noi dobbiamo incentivare chi ha bisogno dell'aiuto dello Stato persvecchiare la propria auto, per rottamare l'autovettura euro 0, euro 1, euro 2 o euro 3. Cioè coloro che non se lo possono permettere, non chi ha la facoltà di permettersi di comprare, se vuole - come auspichiamo - un'auto elettrica”. La priorità, secondo l'esponente del governo Meloni, è rottamare il parco auto. Se si prendono in esame i dati portati dal ministro, si può notare che sono quasi 11 milioni le auto circolanti altamente inquinanti (euro 3 o inferiori), e rappresentano più del 25%. Sottolinea che “è questa la vera emergenza ambientale che si è accumulata negli ultimi anni".
Ha poi proseguito dicendo che "si pone ora la necessità di predisporre una rimodulazione degli incentivi prendendo atto della realtà" e di "utilizzarli al meglio al fine di svecchiare il parco autovetture circolanti che è vecchio e altamente inquinante, il più vecchio d'Europa”. Sull'argomento si è espresso anche il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il quale sostiene che rinnovare il parco auto molto inquinante in Italia è una cosa che "non si risolve con un provvedimento unico”. Per il ministro, infatti, esso è “un percorso che deve vedere, da un lato un po' di aiuto con gli incentivi, dall'altro serve una standardizzazione dei prezzi del nuovo mercato, dove la strada è l'elettrico ma non solo, perché nel frattempo le tecnologie ci permetteranno di avere anche dei motori endotermici con una neutralità tecnologica”.
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