Additive manufacturing, così si usa sulle auto

A Expo un incontro organizzato da FCA per spiegare i benefici della stampa in 3D nel settore automotive
Additive manufacturing, così si usa sulle auto

Pubblicato il 22 settembre 2015, 21:15

La stampa 3D o, per dirla all'inglese, l'Additive manufacturing, sbarca a Expo. Appuntamento il 23 settembre alle 16:30 per scoprire insieme a FCA come la nuova tecnologia di progettazione e realizzazione dei componenti è impiegata in campo automotive. Partner della manifestazione, l'incontro è organizzato dal team Sostenibilità del gruppo FCA e vedrà protagonisti Nunzio di Bartolo (Head of Prototypes, Services & Proving Ground di EMEA Product Development), Peter Jansen (Head of User Experience Design Lab) e Laura Viada (Sustainability Manager), ciascuno a spiegare perché si tratta di una tecnica realizzativa di specifici componenti innovativa e sostenibile. Un esempio tangibile è, ad esempio, la realizzazione di alcune parti della nuova Alfa Romeo Giulia, garantendo un vantaggio anzitutto di rapidità nella realizzazione nonché di test dell'elemento in questione. Durante l'incontro i rappresentanti di FCA esporranno come e in quali ambiti la tecnologia dell'Additive manufacturing viene attualmente utilizzata nelle fasi di design, progettazione e produzione. Se fino a ieri il design si doveva adattare alle tecnologie tradizionali, oggi con l'Additive manufacturing questi vincoli non ci sono più: l'unico limite è la fantasia del progettista. Cosa c'entra con la sostenibilità, il tema? Presto detto. L'uso della stampa 3D riduce notevolmente l'impatto ambientale legato alla realizzazione dei prototipi e, in un prossimo futuro, grazie alla produzione on demand consentirà anche una considerevole ottimizzazione dei flussi logistici e degli spazi per l'immagazzinamento. Strettamente collegato alla manifattura con stampa in 3D è la creazione di figure professionali specializzate, necessarie per sfruttare al meglio la tecnologia. Al termine dell'incontro si terrà una tavola rotonda con esperti del tema tra cui Riccardo Balbo (Istituto Europeo di Design), Luca Iuliano (Politecnico di Torino), Michele Marchesan (3D Systems), Davide Ferrulli (Stratasys) e Vito Chinellato (EOS). f.p.

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