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Guida autonoma, i software delle auto imparano "giocando" con GTA V

Un software “gioca” con un altro software per imparare quello che proprio quest’ultimo simula. E' l'ultima frontiera della ricerca che arriva dalla Germania

Guida autonoma, i software delle auto imparano "giocando" con GTA V

Alessandro VaiAlessandro Vai

14 set 2016 (Aggiornato alle 12:50)

È possibile che un videogame sia utile per uno scopo che non sia quello principale per cui è stato realizzato? Per i ricercatori dell’Università di Darmstadt e di Intel Labs, è possibile. Lo scopo “secondario” è relativo alla guida autonoma, cioè e soprattutto il futuro prossimo dell’automobile. Il videogioco in questione è il mitico Grand Theft Auto – una saga nata nel 1997 e arrivata al quindicesimo titolo con il capitolo “V” – un “action-adventure” dove si gioca in prima persona impersonando un malvivente che si muove all’interno di una grande città. Caratteristiche fondamentali di questo gioco sono una grandissima esplorabilità, la presenza del traffico, dei pedoni e della polizia, oltre a una libertà di azione molto ampia. Insomma, metropoli come Los Angeles sono state ricostruite quasi per intero.

Ed è proprio da queste caratteristiche che deriva la sua utilità nello sviluppo della guida autonoma. Il problema maggiore di questa sfida tecnologica, infatti, non è tanto far muovere le auto da sole, ma insegnarli a comportarsi in un ambiente circostante complesso, imprevedibile e variabile come quello urbano. I software, dunque, devono essere in grado di “etichettare” le situazioni e i veicoli così come le persone e gli oggetti. La maniera classica è quella di utilizzare dei filmati realizzati direttamente nel traffico cittadino, quella più innovativa sperimentata in Germania prevede invece di usare proprio Grand Theft Auto. Insomma, c’è un software che “gioca” con un altro software per imparare quello che proprio quest’ultimo simula.

È più complicato a dirsi che a farsi. Nella pratica si stratta solo di installare e far funzionare un programma aggiuntivo che sia in grado di classificare autonomamente tutto quello che vede nelle scene stradali mostrate dal videogioco. Secondo i ricercatori tedeschi, il livello di dettaglio è altissimo e se pensate che un videogame non possa essere fedele alla realtà, evidentemente non avete provato nessuno degli ultimi titoli. Gli scenari riprodotti hanno un tale livello di realismo che quasi non ci si crede.

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