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Guida autonoma, Apple chiede le stesse regole delle Case auto

Apple conferma per la prima volta il suo interesse verso il mondo dell'auto e lo fa chiedendo alla NHTSA di avere lo stesso trattamento dei "carmaker" riguardo ai test per la guida autonoma

Guida autonoma, Apple chiede le stesse regole delle Case auto

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

5 dic 2016 (Aggiornato il 16 dic 2016 alle 22:45)

Apple scrive alla National Highway Traffic Safety Administration e lo fa per discutere di normative legate alle autorizzazioni per i test di tecnologie di guida autonoma. Una lettera del 22 novembre scorso, con la quale emerge l'interesse della casa di Cupertino nelle tecnologie di intelligenza computazionale, che si possono tradurre in termini più concreti come la capacità di riconoscere modelli complessi e assumere autonomamente decisioni intelligenti dall'analisi di dati. "Machine learning" che è alla base dei sistemi di automazione, sui quali Apple dichiara di «investire massicciamente, eccitata dal potenziale in molteplici aree, trasporti inclusi»

Una manifestazione d'interesse chiara sul settore automotive, attraverso un documento ufficiale. Siamo lontani dall'idea del progetto Titan per come originariamente concepito, ovvero, la realizzazione di un'auto completa, a guida autonoma, con il marchio Apple. Nel corso del 2016 le indiscrezioni hanno tratteggiato un possibile futuro di quell'idea ricalibrata verso lo sviluppo di un sistema "software", in grado di gestire gli scenari complessi della marcia automatizzata di un veicolo, da offrire sul mercato a eventuali partner, attori del mondo automotive, in un'integrazione di know-how tra due settori industriali necessariamente alla ricerca di complementarietà.

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Scendendo nei dettagli della lettera di Apple alla NHTSA, il passaggio fondamentale riguarda la richiesta di aprire ai test su strada per quelle compagnie interessate a entrare nel campo della guida automatizzata, applicando le medesime condizioni offerte alle case automobilistiche. Apple che «rispetta i principi rigorosi di sicurezza nella progettazione e produzione, tuttavia non dovrebbero limitare le compagnie dal compiere progressi conseguenti». Si discute di autorizzazioni, esenzioni per i test su strada, tempistica perché le richieste avanzate al NHTSA vengano esaminate e approvate, nonché di ulteriori permessi da richiedere ogni volta in cui si introduce una modifica al sistema di gestione dell'automazione. 

I passaggi chiave della lettera firmata da Steve Kenner, direttore della Product Integrity di Apple, sono "flessibilità normativa", "incoraggiare lo sviluppo della tecnologia", "creare nuovi strumenti e autorità per promuovere innovazione". Richieste avanzate alla NHTSA da combinare con un altro passaggio importante, relativo alla condivisione dei dati tra le corporate che hanno investito sull'automazione nel settore dei trasporti. Condivisione di scenari sommari, per analizzare i dati necessari a ricostruire un evento, dalla cinematica dei veicoli, alle caratteristiche delle strade e degli oggetti. L'obiettivo? Creare un database di informazioni molto più ampio di quello che potrebbero ottenere le singole compagnie impegnate nei test sulle tecnologie di automazione della guida. Il tutto tutelando il diritto alla privacy e gli investimenti di ciascuna realtà.

Apple chiede alla NHTSA e al Congresso una parità di trattamento per chi non è costruttore di auto e vuole sviluppare la tecnologia in test su strade pubbliche; le case automobilistiche con il FAST Act sono esonerate dalla richiesta delle esenzioni dagli standard federali sulla sicurezza dei veicoli a motore. Per chi, non costruttore di auto, intende svolgere i medesimi test, è necessaria la richiesta delle esenzioni di legge: «Per massimizzare i benefici sulla sicurezza dei veicoli automatizzati, incoraggiare l'innovazione e promuovere una leale competizione, i costruttori di auto esistenti e i nuovi soggetti in arrivo dovrebbero essere trattati alla pari. Anziché applicare le esenzioni, a tutte le compagnie dovrebbe essere data un'opportunità di implementare processi interni di sicurezza riassunti in una Valutazione di sicurezza».

Apple che si rivolge al NHTS per qualcosa in realtà di competenza del Congresso, il FAST Act. L'ente può, invece, modificare la propria politica federale sui veicoli automatizzati. Inoltre, si chiede una rivisitazione dei tempi stabiliti per il Safety Assesment Submission Process, col quale le compagnie sottopongono tutta la documentazione necessaria al NHTSA per lo svolgimento dei test. Servono almeno 4 mesi prima dell'inizio dei test su strade pubbliche, oltre a una nuova richiesta in caso di importanti aggiornamenti ai sistemi di automazione.

Tempi della burocrazia e della tecnologia che si scontrano. «Apple si aspetta che che le compagnie possano aggiungere funzionalità o cambiare un particolare progetto o funzione svariate volte in quattro mesi. Questa rapida successione non dovrebbe portare alla richiesta di molteplici documenti di Valutazione della sicurezza, che sarebbero un fardello amministrativo sia per l'NHTSA e le compagnie»

Apple impegnata nel capire come le "regole del gioco" possano essere snellite, segnale inequivocabile dell'interesse a svolgere un ruolo nello scenario futuro dell'automazione della guida. 

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