L3Pilot, ricerca congiunta su guida autonoma e trasporto pubblico

L3Pilot, ricerca congiunta su guida autonoma e trasporto pubblico

Tredici marchi automobilistici, 10 università, tre fornitori, sono tra i protagonisti del progetto di ricerca. In 11 paesi europei andranno in strada 100 mezzi pubblici con sistemi di assistenza di livello 3 e 4

di F.P.

19.09.2017 15:52

Si svilupperà nell'arco dei prossimi quattro anni, quello che è stato annunciato come il primo progetto al mondo di sperimentazione sul campo dei sistemi di assistenza alla guida nel trasporto pubblico. Il programma L3Pilot avrà respiro europeo e verrà finanziato dalla UE per 36 milioni di euro, su un budget complessivo di 68 milioni. L'obiettivo: raccogliere dati nell'utilizzo reale da 100 veicoli a servizio del trasporto pubblico, per valure gli aspetti tecnici, il comportamento dei conducenti (saranno 1.000 quelli coinvolti) e l'impatto sul traffico. 

La rilevanza del progetto è data anche dalle case costruttrici impegnate. Il gruppo Volkswagen sarà responsabile del coordinamento, parteciperanno anche Audi, il gruppo BMW, il Centro ricerche Fiat, Daimler, Ford, la divisione ricerca e sviluppo Honda Europe, Opel, Jaguar-Land Rover, il gruppo PSA, Renault, Toyota e Volvo. Attori dell'industria automotive supportati da fornitori come Autoliv, Delphi e FEV. Non mancherà il contributo delle università, con l'ateneo di Genova presente tra le 10 realtà ammesse al progetto

I cinque livelli di assistenza alla guida nel dettaglio

Sui mezzi pubblici verranno testati i sistemi di assistenza alla guida nell'utilizzo quotidiano, si tratta di soluzioni di livello 3 (automazione condizionale) e 4 (alta automazione), quindi con una sorveglianza del guidatore sempre presente, sebbene il mezzo sia in grado di elaborare scenari complessi e muoversi in autonomia. Sistemi delegati all'automazione delle manovre di parcheggio, di sorpasso e di guida in città in condizioni difficili, saranno messi alla prova e i test serviranno anche per capire le valutazioni degli utenti. 

La ricerca permetterà di ottimizzare i dispositivi sotto il profilo tecnico e offrirà un'analisi del quadro normativo per costruttori e conducenti. L'impiego dei 100 veicoli coinvolgerà 11 paesi europei.

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