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McLaren e BMW alla ricerca di più cavalli/litro e consumi inferiori

Un progetto co-finanziato dal governo inglese punta allo sviluppo di tecnologie per motori termici in grado di innalzare la potenza specifica e ridurre le emissioni di CO2
McLaren e BMW alla ricerca di più cavalli/litro e consumi inferiori

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

31 gen 2017 (Aggiornato alle 15:52)

Accostare il nome McLaren a quello BMW inevitabilmente riporta la mente alla F1 dei primi anni Novanta. Allora l'estrema tre posti progettata da Gordon Murray era spinta dal V12 BMW aspirato da 6.1 litri, progettato da Paul Rosche. Il futuro riserva altri obiettivi da centrare, per farlo, di nuovo McLaren e gruppo BMW al lavoro, affiancati dagli specialisti della trasmissione di Ricardo, Lentus Composite nel ramo dei materiali compositi, Grainger & Wonall in quello della lavorazione dei metalli e l'Univesità di Bath.

Protagonisti che collaboreranno alla progettazione e lo sviluppo di tecnologie applicabili ai futuri powertrain di McLaren e BMW, ricercando un incremento della potenza specifica, un rapporto cavalli/litro superiore a quanto ottenuto oggi e, contemporaneamente, la riduzione delle emissioni di Co2. In particolare si punterà a ottimizzare la combustione in camera. 

Focus rivolto, quindi, sulle unità termiche, una ricerca che rientra negli investimenti definiti da McLaren nel piano Track22, che prevede 15 nuovi modelli (varianti di carrozzeria incluse) da lanciare entro il 2022, la metà dei quali con una qualche sorta di ibridizzazione. Dei 28 milioni di sterline impegnati nella cooperazione McLaren-BMW, 14 arrivano dal governo britannico.

«E' un progetto emozionante che mette in mostra i punti di forza di tutti i partner. McLaren Automotive ha una straordinaria reputazione in tema di realizzazione dei motori più raffinati al mondo, come dimostrato con l'unità M838T e le precedenti vittorie di categoria nel premio International Engine of the Year. Continueremo  a progettare indipendentemente e costruire i nostri motori, i vantaggi del progetto ci aiuteranno ad accelerare lo sviluppo della prossima generazione di powertrain, come confermati nel recente annuncio del piano industriale Track22», il commento di Mark Flewitt, a.d. di McLaren Automotive.

Dovremo attendere il 2020 per scoprire il primo modello con un gruppo motore-trasmissione frutto del lavoro anglo-tedesco; scadenze molto più ravvicinate, invece, accompagnano la McLaren P14, seconda generazione di Super Series attesa al Salone di Ginevra e anticipata nel corso di una presentazione a clienti selezionati.

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