La dotazione della campagna 2024 avvicina il miliardo di euro e modifica la ripartizione dei bonus tra le tre fasce di emissioni inquinanti. Più fondi destinati alle mild hybrid e alle elettriche
01.02.2024 ( Aggiornata il 01.02.2024 14:43 )
Dopo un mese di anticipazioni, indiscrezioni e indizi sugli incentivi auto 2024, arriva la formulazione definitiva della campagna ecobonus, destinata a partire una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale.
La presentazione degli incentivi dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha rivelato una serie di correzioni rispetto alle cifre della prima ora.
Aumenta notevolmente lo stanziamento per le auto termiche mild hybrid, con emissioni tra 61 e 135 g/km. Sono 403 milioni di euro, in crescita di 283 milioni rispetto al fondo previsto nel 2023 e prima fascia ad andare esaurita.
Per le auto ibride plug-in si registra un riposizionamento a 150 milioni di stanziamento, 95 milioni meno rispetto al 2023 a beneficio di auto con emissioni di Co2 tra i 21 e 60 g/km.
Incremento degli stanziamenti rivolti alle elettriche e alle PHEV entro i 20 g/km di Co2: da 205 milioni la dotazione 2024 è di 240 milioni.
Complessivamente è una misura, quella degli incentivi auto 2024, che vale 950 milioni, tra stanziamento di fondi previsti (610 milioni) e quanto residuato dalle campagne 2022 e 2023.
Una piccolissima parte di incentivi andrà anche all'acquisto di auto usate, purché siano modelli Euro 6, dal valore entro i 25 mila euro più iva (30.500 euro i.i.) e a fronte di rottamazione di un'auto omologata Euro 4 o precedente. Duemila euro di incentivo permetteranno a 10 mila automobilisti di cambiare l'auto con una usata e più efficiente per omologazione.
In assenza di rottamazione, l'unica fascia di veicoli che non beneficerà di incentivo è quella tra 61 e 135 g/km. La ratio della campagna di rottamazione è la sostituzione di quanti più veicoli circolanti con modelli più efficienti e dai bassi consumi.
Un incentivo all'acquisto che, per quanti dichiarano un Isee inferiore a 30 mila euro, registra un incremento del contributo oltre a prevedere la possibilità di rottamazione anche di auto Euro 5.
Scendendo nel dettaglio delle somme riconosciute a quanti ricorreranno agli incentivi, nella fascia di emissioni 61-135 g/km (e prezzo di listino massimo di 35.000 euro più iva, ovvero, 42.700 euro), rottamando un'auto Euro 0-1-2 si avranno 3.000 euro di incentivo, 2.000 euro a fronte della rottamazione di una Euro 3, 1.500 euro se si rottama un veicolo Euro 4. Nessun contributo extra per fasce di reddito Isee sub-30 mila euro.
Le auto ibride plug-in tra 21 e 60 g/km di emissioni(e prezzo di listino massimo di 45.000 euro più iva, ovvero, 54.900 euro), beneficiano di 4.000 euro per l'acquisto senza rottamazione; 8.000 euro rottamando un'Euro 0-1-2; 6.000 euro rottamando un'Euro 3; 5.500 euro rottamando un'Euro 4. Per chi ha un Isee inferiore a 30.000 euro, le soglie diventano di 5.000 euro (no rottamazione); 10.000 euro (Euro 2); 7.500 euro (Euro 3); 6.875 euro (Euro 4).
Gli incentivi su auto elettriche e PHEV entro i 20 g/km di emissioni (e prezzo di listino massimo di 35.000 euro più iva, ovvero, 42.700 euro), prevedono 6.000 euro per l'acquisto anche senza rottamazione; 11.000 euro (Euro 0-1-2); 10.000 euro (Euro 3); 9.000 euro (Euro 4).
Quanti dichiarino un Isee inferiore a 30.000 euro accedono a un extra incentivo, per cui: 7.500 euro di bonus senza rottamazione; 13.750 euro (rottamando un'Euro 0-1-2); 12.500 euro (Euro 3); 11.250 euro (Euro 4).
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