KTM X-Bow GTX, 600 cavalli per il campionato GT2

KTM X-Bow GTX, 600 cavalli per il campionato GT2

Il Marchio austriaco è pronto a sfidare Ferrari e Porsche con l'evoluzione sportiva coupé della sua roadster del 2007. Per la prima volta, un telaio monoscocca in carbonio si abbina a un roll-bar GT, mentre Audi fornisce tutta la potenza che serve per competere in pista

di Redazione

30.03.2020 ( Aggiornata il 30.03.2020 16:17 )

Nel 2007 KTM aveva provato un ingresso nel mondo delle quattro ruote. E a Ginevra, la Casa austriaca presentò X-Bow, roadster estrema a due posti, che si prilegiava di un telaio Dallara e un 4 cilindri Audi da 237 CV.

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Nel corso degli anni, sono uscite sul mercato diverse versioni della vettura: sigle disparate, ma identica carrozzeria, fedele alla barchetta. Oggi, da Mattighofen rilanciano su una nuova versione di X-Bow, stavolta concepita per la pista. E quindi, si passa al coupé.

MONOSCOCCA IN CARBONIO CON ROLL-BAR ABBINATO

KTM X-Bow GTX: questo il nome del nuovo bolide austriaco omologato per partecipare al campionato GT2. Per competere contro Ferrari e Porsche, il team KTM è il primo Marchio ad aver concepito un telaio monoscocca in fibra di carbonio omologato a un roll-bar in stile Gran Turismo. A richiesta, disponibile anche un sedile avanzato.

600 CAVALLI PER 997 KG DI PESO

Lavorazione in carbonio che ben soddisfa i requisiti di leggerezza a cui una macchina del genere è obbligata a sottostare: 997 kg, il peso di X-Bow GTX, rapporto di 2 kg per cavallo. Ma i cavalli, anche quelli, non scherzano. Il cinque cilindri Audi da 2.5 litri eroga infatti 600 CV di potenza. Riuscire a caricarli tutti quanti su una vettura che non arriva a 1000 chili di peso, è una caratteristica che promette bene in ottica racing.

DESIGN E AERODINAMICA

Le maggiori innovazioni rispetto alla X-Bow del 2007 si riscontrano naturalmente nel design. Parliamo di una macchina omologata per il campionato Gran Turismo: compare quindi innanzitutto il tettuccio rigido, e le linee diventano più spigolose, come dimostra anche la forma sinuosa dei passaruota. A livello aerodinamico, a dominare l'occhio è il grande alettone posteriore, mentre nel frontale viene introdotto uno splitter.

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KTM ha anticipato che i primi venti esemplari potranno essere disponibili entro la fine del 2020, per poi iniziare il percorso d'omologazione alla pista. Non si hanno ancora informazioni sul prezzo.

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