Lotus, piena produttività nonostante il COVID

Lotus, piena produttività nonostante il COVID

Le parole rilasciate da CEO della Casa britannica Phil Popham ai media stranieri fanno ben sperare per il futuro del Marchio fondato da Colin Chapman

di Redazione

19.08.2020 ( Aggiornata il 19.08.2020 11:06 )

Avanti a lavorare, con le dovute precauzioni e differenze rispetto al passato, seguendo la strada tracciata, l'unica possibile: costruire auto sportive. Regna l'ottimismo in casa Lotus, nonostante la pandemia e le sue inevitabili conseguenze. Che sembrano non aver intaccato più di tanto la Casa britannica.

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VISION 80: OBIETTIVO 2028

Lo si evince dalle parole del CEO Phil Popham, che durante una chiacchierata con i colleghi di Autocar, ha elencato i progetti futuri del Marchio, a cominciare dal cosiddetto progetto Vision 80, stilato dallo stesso Popham all'arrivo, che ha fissato gli obiettivi che Lotus vuole raggiungere entro il 2028, quando la Casa fondata da Colin Chapman compierà 80 anni. "Al momento, gestiamo due attività. C'è il progetto a lungo termine che ci trasformerà in un'azienda molto più grande alla fine del decennio e c'è la nostra attività attuale. Nell'ambito di Vision 80 siamo al momento concentrati sullo sviluppo del prodotto, sulla ricerca delle persone giuste e nella creazione di infrastrutture a lungo termine, ambiti che per fortuna non sono stati fortemente influenzati dalla crisi da COVID-19. Il personale ha lavorato a distanza e molti continueranno a farlo".

Lotus Elise Heritage: foto

Lotus Elise Heritage: foto

A 60 anni di distanza dalla prima vittoria e pole in Formula 1, Lotus celebra la propria storia nella massima serie con quattro livree storiche, proposte su Elise Heritage Edition. Tiratura limitata, solo 100 esemplari, quattro colori tra i quali scegliere e una dotazione arricchita di contenuti per oltre 13 mila euro di valore

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"RITORNIAMO A COSTRUIRE AUTO SPORTIVE"

Una grande produttività, dunque, aiutata certamente da quel miliardo e 66 milioni di euro stanziati dalla cinese Geely, proprietaria del brand. Soprattutto grazie a questo sostegno, infatti, Lotus continuerà a sviluppare le sue vetture. "L'attività di produzione di auto sportive oggi è piccola in termini numerici  - ha aggiunto Popham - ma, fino alla crisi, stava crescendo costantemente, aiutata da ciò che abbiamo fatto con l'Evija. Abbiamo migliorato la notorietà con i media e con i potenziali clienti". Parlando poi della rete commerciale, l'AD Lotus ha poi specificato che "di recente sono stati aggiunti nuovi partner in 10-15 aree in cui non eravamo rappresentati. E ora ritorniamo a fare di nuovo il nostro mestiere, costruire auto sportive".

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