Elon Musk, altro che Tesla: "Investo tutto per andare su Marte tra sei anni"

Elon Musk non si pone limiti e punta il Pianeta Rosso. Il proprietario di Tesla ha recentemente dichiarato in un’intervista per un quotidiano tedesco il suo prossimo obiettivo, annunciando di essere pronto a vendere le sue proprietà personali per investire – nel prossimo futuro – in una città su Marte. E sottolinea di fare sul serio.

CIVILTà MULTI-PLANETARIA

Il patron del Marchio di Passo Alto è il secondo uomo più ricco al mondo, dopo Jeff Bezos di Amazon, e quest’anno ha già avuto grande successo grazie ai guadagni del Marchio Tesla, che nonostante la pandemia globale ha fatto registrare un +44% nelle vendite dell’ultimo trimestre di quest’anno; dati destinati ad aumentare ancora, con la possibilità di chiudere in attivo un 2020 del tutto eccezionale. Per il futuro, però, il miliardario sembra avere già scelto che direzione prendere: “Importante che l’umanità evolva in una civiltà spaziale, in una specie multi-planetaria. Abbiamo bisogno di enormi risorse per costruire una città su Marte. Voglio essere in grado di contribuire il più possibile e vorrei fosse chiaro che faccio sul serio”.

MARTE ENTRO SEI ANNI

Musk ha venduto la sua residenza principale a Los Angeles e lo stesso sta facendo con altre case. Parallelamente, il lancio della Crew Dragon, la navicella con equipaggio, ha marchiato il primo successo per Space X. Questa e Tesla sono le uniche due proprietà che Musk annuncia di voler mantenere: “Se falliscono, anch’io personalmente fallisco”. I tempi per lo sbarco sul pianeta rosso sono anch’essi già delineati, stando alle parole del patron: verosimilmente, tra sei anni, ma forse già fra quattro. “Io andrò nello spazio fra 2-3 anni, credo”. Musk ha svelato anche le sue motivazioni per il grosso investimento: “A un certo punto il Sole aumenterà di dimensioni e gli oceani evaporeranno. È meglio fare qualcosa adesso, ma probabilmente abbiamo solo un lasso di tempo limitato. Marte non sarà un luogo di villeggiatura di lusso”. Sicuramente, però, non sarà neanche una sistemazione dai prezzi popolari.

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