Nell'ElectroPop Renault, strategia di sviluppo dell'elettrico, il Gruppo punta a ridurre i costi su batterie e motori. Oltre a Renault 5 elettrica, confermata, ci sarà una "4ever" che rimanda alla Renault 4
30.06.2021 ( Aggiornata il 30.06.2021 17:24 )
Accanto ha Renault MeganE e Renault R5 Concept, due dei tasselli più importanti della strategia del Gruppo sull'elettrico. Luca De Meo, dopo aver introdotto la Renaulution a inizio anno, traccia i contenuti della sfida ElectroPop. È strategia su come indirizzare lo sviluppo dell'offerta elettrica, renderla accessibile, anzitutto sul fattore prezzo. Competitività, sostenibilità e popolarità, i tre pilastri alla base della strategia Renault sull'elettrico.
Ci sono i dettagli sull'abbattimento dei costi, legati anzitutto alla tecnologia delle batterie e alla standardizzazione. Ci sono le tempistiche per realizzare le ambizioni. Ci sono i modelli, con la conferma, indiretta, che accanto a Renault R5 elettrica arriverà anche una Renault 4 a batteria.
Con ordine, si parte dagli obiettivi. Renault punta a realizzare il 65% del mix di vendite al 2025 con modelli elettrici ed elettrificati. Vuol dire, come sappiamo, contemplare anche le ibride, full e plug-in. Poi, orizzonte 2030, il marchio della Losanga ambisce a un 90% del mix di vendita con modelli esclusivamente elettrici.
Dovranno essere più accessibili, soprattutto in quei segmenti sensibili al prezzo, quindi il segmento B. Qui opererà con la R5 e R4, elettriche sviluppate sull'architettura CMF-BEV, caratterizzata da un'autonomia di marcia fino a 400 km, un carry-over spinto delle componenti "non elettriche" dall'attuale CMF-B (per intenderci, la base che sta sotto a Renault Clio), la possibilità di intercambiabilità del pacco batteria e un powertrain da 136 cavalli. Rispetto al costo di una Zoe, i progetti di utilitarie elettriche costeranno il 33% in meno.
Quando si parla di elettriche e costi, il fattore batteria è cruciale. Renault punta a sviluppare un'offerta standardizzata per design di celle, solo due formati, con la composizione chimica nickel-manganese-cobalto. Al 2030, il costo delle batterie, secondo Renault, sarà inferiore del 60%, su valori che andranno al di sotto degli 80 dollari per kWh, contro una stima di 100 dollari per kWh al 2025. Al 2030 vedremo anche, nell'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, le prime batterie allo stato solido.
Ancora batterie per dire dello sviluppo con Verkor, dal 2022, di una specifica di batteria prodotta in Francia, ad alte prestazioni e sostenibile. Con Envision AESC, invece, a Douai si lavorerà a una Gigafactory per sostenere l'esigenza di batterie a costo ridotto. Un progetto che partirà nel 2024.
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L'attenzione al sistema elettrico è completa, passa dal unità in blocco, con inverter, convertitore DC/DC, a motogeneratori privi di terre rare. Nel 2025 verrà introdotto il primo motore elettrico a flusso assale sulla grande produzione di serie - una specifica di MGU utilizzata, ad esempio, sulla Ferrari SF90 Stradale - e Renault introdurrà tale motogeneratore a partire dalle applicazioni ibride.
Da un powertrain più compatto si punta a ottenere risparmi sui costi pari al 30%, del 45% sull'energia dispersa, per un'extra-autonomia di 20 km da queste ottimizzazioni.
Dopo MeganE, Renault R5 e Renault 4 elettrica sono i modelli più attesi, simboli che arriveranno nel 2022 con la compatta su architettura CMF-EV e nel 2025 nel caso delle due utilitarie. un'offensiva di prodotto che porterà ad avere 10 nuovi modelli elettrici al 2025.
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