Auto nostalgia: Abarth 500, il caso Scorpio

Nel 2008 abbiamo provato l'Abarth 500, allora appena protagonista di un grande rilancio: ecco, a 14 anni di distanza, la nostra prova dell'epoca

di Redazione

23.11.2022 ( Aggiornata il 23.11.2022 19:15 )

Buone le riprese, a ogni regime e con ogni rapporto grazie alla generosità del 1.4 T-Jet. Il comfort di marcia, invece, è modesto penalizzato sia dalla notevole rigidità dell’assetto, sul dritto si sobbalza sulle asperità, sia dei rumori più aerodinamici che meccanici che filtrano nell’abitacolo. Non brillano nemmeno i consumi, con 10,5 km/litro in città e 11,8 km/litro in autostrada: davvero pochi. Scarsa anche l’autonomia complice il serbatoio di soli 35 litri.

Troppo controllata per volare in pista

La prova di handling lungo il tracciato di Balocco non rende in pieno giustizia alla Abarth 500. Il risultato finale, un tempo di 3’17”16, la pone piuttosto lontana da quella Citroen C2 VTS (1.6 16V da 125 cv) capace di girare in 3’11”30. Il perché di tale divario è da ricercarsi nella pur sofisticata ed efficace elettronica di bordo della piccola Abarth, il cui ESP non è disinseribile. Il sistema TTC è sì capace di massimizzare la motricità togliendo gran parte del lavoro al pilota, ma finisce con il togliere qua e là preziosi decimi, sacrificati sull’altare della stabilità e della sicurezza attiva, che però sul cronometro risultano come un ritardo. Ciò non toglie che il “cinquino” firmato dallo Scorpione resti una delle più reattive, capaci e appaganti piccole sul mercato.

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