Trent'anni fa Auto provò due versioni della nuova Punto: la Fire con cambio a 6 marce e la potente GT da 136 cavalli: ecco la nostra doppia prova nostalgia
16 ottobre
Nella seconda metà del 1993, Fiat lanciò un modello destinato a fare la storia del brand: la Punto. Progettata come erede della Uno, la Punto sfoggiava un design moderno firmato da Giugiaro e poteva contare su un'ampia gamma di motori e varianti, inclusa la cabriolet realizzata da Bertone. Nel numero 10 del 1993 Auto provò due versioni della nuova Punto, la 55 dotata del cambio a 6 marce e la sportiva GT da 136 cavalli. Ecco la nostra doppia prova, a cura di Paolo Vivarelli e Maurizio Voltini, pubblicata esattamente 30 anni fa.
Auto 10/1993
Se verrà acquistata in misura proporzionale all'interesse che sta suscitando, allora sarà davvero un grande successo. Al volante di una vettura in prova mai ci siamo sentiti osservati e “spiati” come con la Punto; mai ci era capitato di essere fermati – con regolare paletta d'ordinanza – da un ispettore della Procura della Repubblica di Bologna che, dopo i controlli di prammatica, ha rivelato candidamente di voler… indagare sulla nuova Fiat.
È sufficiente osservarla per intuire il taglio netto che c’è stato col passato: al di là del fatto che piaccia o meno la sua figura “ovale”, in linea con le attuali tendenze, la carrozzeria non ha niente che ricordi gli altri modelli della Casa torinese e soprattutto manifesta una pregevole cura del particolare. le linee sono arrotondate e le forme morbide e ben proporzionate, ogni elemento si raccorda con grazia agli altri, così che la carrozzeria risulta compatta, filante e carica di personalità grazie anche ad alcune soluzioni singolari: spicca quella che caratterizza la coda, con i gruppi ottici verticali collocati in alto, sovrapposti ai montanti del tetto.
Altrettanta cura è stata riposta nella realizzazione dell’abitacolo. Spalancata l’ampia e pesante (o meglio, robusta) portiera della Punto 55 6 Speed, appare subito evidente il salto generazionale che caratterizza i suol interni rispetto a quelli delle Uno, ma anche della Tipo e della Tempra. Certo, la plastica è ovunque, ma la qualità della stessa è buona, l’assemblaggio anche e risalta il fatto che ogni particolare è stato progettato in funzione di un risultato globale, tant'è che non si riscontra alcun elemento ereditato da questo o da quel modello della gamma Fiat. Tutto è ex novo e una volta seduti al volante, tl ha la netta sensazione di essere all'interno di una vettura di classe superiore, nonostante la 55 6 Speed non figuri tra le Punto meglio accessoriate e costi appena 200.000 lire in più della Uno 1.1 S.
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