ROM-E News: SOS plastica, il WWF: “raggiunto il limite sulla terra”

ROM-E News: SOS plastica, il WWF: “raggiunto il limite sulla terra”

Secondo il report, il materiale presente sulla terra è eccessivo ed è presente ovunque, nell'acqua, nel suolo e persino nei cibi

di Redazione

07.06.2023 15:39

Il pianeta è invaso dalla plastica. Un dato preoccupante, secondo il quale questo materiale, sulla nostra terra, abbia raggiunto il peso di 8 miliardi di tonnellate. Procedendo con un veloce calcolo, il suo peso è maggiore rispetto a quello della fauna marina e terreste, indi per cui non si può fare a meno di identificare la situazione come un'allarme a livello globale. Il report del WWF, pubblicato nella Giornata mondiale dell'Ambiente, ricaduta il 5 giugno, si intitola così: “Plastica: dalla natura alle persone. È ora di agire”, ciò vuol dire che il limite di plastica sulla terra è stato abbondantemente superato.

La plastica, infatti, è oramai ovunque, più di qualsiasi altro materiale: è nelle acque, nell'aria, nel terreno, persino nei cibi. Il WWF Italia lancia perciò l'SOS e chiede al governo di estendere la raccolta differenziata a tutti i prodotti in plastica di largo consumo, con l'obiettivo di far essere l'economia circolare un valore – e principio – condiviso.

Plastica sulla terra: i danni

Il pianeta continua ad alimentarsi di plastica e, di conseguenza, ad ammalarsi. La presenza del materiale causa ingenti danni a causa del fatto che, essendo troppo, non riesce ad essere smaltito bene. Ciò vuol dire che 22 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica entrano nell’ambiente marino e altrettanti nell’ambiente terrestre annualmente. Per non considerare il fatto che più o meno il 3,7% delle emissioni di gas serra provengono dalla produzione di plastica e tale percentuale, a quanto pare, rischia di accrescere, fino a toccare il 4,5%, entro il 2060.

In Italia, ad esempio, la legge in vigore determina che si possono riciclare solo i prodotti in plastica che sono imballaggi. Quindi, il resto del materiale, tipo cancelleria, giocattoli, arredamenti, finisce in discarica o al recupero energetico. Una soluzione sarebbe aumentare il riciclo, facendolo essere più efficiente, e riciclando molti più prodotti. In questo modo calerebbero anche le emissioni di Co2 legate alla sua produzione.

Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del Wwf Italia, dice: “Per attuare un cambio di rotta ormai indispensabile, la soluzione è l’economia circolare in cui le materie prime, come la plastica, di un oggetto non più funzionante restino in circolo, in un lungo e possibilmente infinito succedersi di produzione e riuso/riciclo, eliminando le fasi di estrazione di materie prime e smaltimento. L’efficienza nell’utilizzo delle risorse, promossa dall’economia circolare, deve diventare un fattore cruciale per orientare nuovi modelli di produzione e di consumo, e consentire una transizione verso stili di vita e dinamiche socioeconomiche più rispettose dell’ambiente. Per questo vogliamo muovere alle istituzioni richieste più ambiziose. Non c’è più tempo da perdere."

Come agire?

In base al fondo mondiale per l'ambiente, l'operazione di manovra si baserebbe su tre livelli della scala gerarchica dei rifiuti:

  • la prevenzione: riducendo la produzione e l'utilizzo della plastica che non serve e danneggia;
  • il riuso: spronare a riutilizzare e aggiustare tutte le cose in plastica che si hanno;
  • il riciclo: allargare la raccolta differenziata, puntando anche ai settori produttivi di largo consumo;
  • eliminare la plastica che non si può riciclare oppure è difficilmente riciclabile;
  • innovare, realizzare modelli di business circolari con l'obiettivo che tutte le cose in plastica possano essere riusate o riciclate;
  • rendere circolari le plastiche, facendo crescere la quantità di materiale riciclato nei nuovi prodotti aventi questo materiale. favorire l’effettivo riciclo a fine utilizzo.

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