Cambiamento climatico, la spedizione 3B Meteo in Groenlandia

Cambiamento climatico, la spedizione 3B Meteo in Groenlandia

La compagnia meteorologica di Bergamo in mezzo ai ghiacci per testimoniare e sensibilizzare sul tema del Climate Change

di Redazione

23.06.2023 ( Aggiornata il 23.06.2023 11:36 )

La nota compagnia meteorologica bergamasca 3B Meteo ha dato vita a una spedizione in Groenlandia per sensibilizzare sul cambiamento climatico. Le analisi satellitari hanno evidenziato come da fine anni ‘70 a oggi l'Artico (quindi Groenlandia inclusa) abbia perso complessivamente quasi 2 milioni di km quadrati di ghiaccio, con un tasso di perdita annuale di circa 37.000 km quadrati. È proprio la fusione dei ghiacci groenlandesi che contribuisce all'innalzamento del livello del mare, in quanto alloggiati sulla terra emersa, a differenza di quelli galleggianti marini, la cui fusione non avrebbe influenza.

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Il team 3B Meteo partito per la Groenlandia

Il progetto di 3B Meteo prevede che ogni anno, a partire dal 2023, venga stabilita una destinazione-simbolo del nostro pianeta, che rappresenti un hot-spot climatico, ovvero un'area che sta subendo gli effetti del Climate Change. Quest'anno è stata scelta la Groenlandia, con la spedizione partita lo scorso 16 giugno e formata da un team composto da Paolo Corazzon, Meteorologo e Responsabile di 3B Meteo, Sergio Brivio, fondatore di 3B Meteo, Luca Pace, Meteorologo e Responsabile reparto meteo Marche, Samuele Catanese, Social Media Specialist di origine ligure, Isacco Emiliani, Fotografo e Videomaker originario dell'Emilia-Romagna, e Vanessa Minotti, divulgatrice media.

Avventura tra i ghiacci

I primi tre giorni di spedizione sono stati dedicati all'esplorazione di Ilulissat e dell'area circostante. Si è subito notata una presenza ridotta rispetto alla normalità di iceberg fluttuanti nella baia antistante il villaggio. Intervistati i nativi locali, è infatti emerso come questa baia, che una volta ghiacciava interamente da ottobre a maggio, oggi ghiacci al più tra gennaio e febbraio. Non solo: la fusione di ghiaccio sul terreno lo rende nudo e pregno d'acqua, tanto che diversi edifici e case stanno sprofondando su un suolo non più sostenuto dal ghiaccio diventando inagibili. Dalla terraferma, il team si è poi trasferito in mare aperto con un'imbarcazione insieme a una guida locale di origine Inuik, per ammirare da vicino quelle meravigliose creature che sono le balene, specie mammifera che, dopo aver sofferto una caccia scellerata fino al 1966 (anno nel quale è stata bandita questa pratica e, da oggi, anche in Islanda), ora soffre gli effetti del riscaldamento anche delle acque oceaniche. Il terzo giorno di spedizione, il 20 giugno, è stato dedicato alla visita al ghiacciaio simbolo del cambiamento climatico: l'Eqi Glacier. Sempre a bordo di un'imbarcazione e costeggiando i selvaggi fiordi occidentali della Groenlandia, si raggiunge la baia antistante il ghiacciaio a circa 80 km a nord di Ilulissat, dal panorama mozzafiato.
Infine, le condizioni meteo-climatiche di questi giorni hanno creato non pochi problemi al team 3B Meteo, che si è visto annullare il volo per Qaanaaq previsto per il 21 giugno. Si tratta del villaggio più a nord della Groenlandia, dove le condizioni climatiche possono diventare estreme. L'appuntamento è però solo temporaneamente rinviato in attesa che la situazione meteo migliori, per un'avventura che proseguirà fino al 29 giugno, giorno fissato per il rientro in Italia.

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