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Idrogeno in Italia, molte possibilità ma niente progetti

“Italian Hydrogen Summit” di H2IT: 3,64 miliardi di euro dal Pnrr, ma la filiera chiede una strategia nazionale certa, stabile, con una prospettiva

Idrogeno in Italia, molte possibilità ma niente progetti

Francesco ForniFrancesco Forni

5 lug 2023

Che futuro per l'idrogeno come vettore in Italia? Il potenziale è molto elevato, oltre agli investimenti in crescita dei privati - la parte oggi trainante - ci sono ben 3,64 miliardi di euro destinati dal PNRR allo sviluppo del settore.

E quindi, cosa manca per decollare? Se n'è discusso a roma all'Italian Hydrogen Summit, l’evento organizzato da H2IT, Associazione Italiana Idrogeno, che ha riunito istituzioni nazionali ed europee, aziende, esperti e operatori del settore.

L’idrogeno è una delle opzioni fondamentali per la decarbonizzazione di tanti settori, dalla mobilità, all’industria, fino alle infrastrutture.

Tra le aziende del comparto mobilità che anno partecipato Toyota, Iveco Group ed Eni.

Alberto Dossi, Presidente di H2IT, ha dichiarato: "La filiera idrogeno è giovane, ma sta già raggiungendo traguardi importanti presentandosi oggi robusta e coesa e, soprattutto, senza smettere mai di guardare al futuro. Finora l’innovazione è nata dall’azione delle singole imprese o dalla collaborazione tra di esse, ma ora tutto il comparto chiede a gran voce una strategia nazionale che accompagni tutte le realtà in questo percorso. Che dimostri che il settore sarà supportato da politiche e risorse adeguate, necessarie e imprescindibili per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Serve un piano completo che copra tutte le fasi di sviluppo non solo nel breve, ma anche nel medio e lungo termine. Questa strategia deve coinvolgere attivamente aziende, istituzioni e territori, che dovranno lavorare insieme per facilitare l'implementazione dei progetti idrogeno su tutto il territorio nazionale e garantire all'Italia un ruolo di rilievo nella costruzione di questo nuovo mercato.”

I numeri dell'idrogeno

Ll’Osservatorio H2IT ha rivelato i numeri sul comparto idrogeno italiano, con il settore privato chiamato a svolgere un ruolo trainante per la crescita. Il 65% delle aziende ha registrato un aumento negli investimenti sull'idrogeno nel 2022 e la stragrande maggioranza di essi (70%) proviene da risorse interne delle stesse aziende. Le risorse investite danno, in molti casi, vita a innovazioni tecnologiche concrete. È proprio la mancanza di un quadro normativo chiaro (78%) che mette in difficoltà le imprese, tanto che il 55% indica come prioritario la messa a punto di una strategia nazionale (55%).

Una sfida che riguarda, non da lontano, il mondo dell'auto.

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