Il car sharing torna a crescere nelle città italiane

Il car sharing torna a crescere nelle città italiane

Ma resta lontano rispetto al 2019 a fronte di un parco veicoli quasi dimezzato. La strada è ancora lunga ...

di Francesco Forni

09.06.2023 ( Aggiornata il 09.06.2023 09:32 )

L’onda forse è quella buona. Nel 2022 in Italia il car sharing è tornato a crescere, ma resta lontano rispetto al 2019 a fronte di un parco veicoli quasi dimezzato.

Il quadro lo definisce ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, sulle aziende associate che costituiscono una parte significativa del mercato dell’auto condivisa.

Nel 2022 il car sharing ha superato i 5.600.000 noleggi, un dato positivo se raffrontato al 2021(+3,1%, dopo 2 anni di calo), ma molto meno della metà dei 13 milioni di noleggi raggiunti nel 2019.

Resta stabile invece il numero di iscritti al servizio (quasi 2,5 milioni) e di utenti attivi (sono 280mila gli utenti che hanno noleggiato almeno una volta negli ultimi 6 mesi), a testimonianza di come questo settore sia ormai riconosciuto nel panorama della mobilità cittadina e con una base di utilizzatori sostanzialmente consolidata.

Meno veicoli a disposizione: perché

La flotta attiva si è di fatto dimezzata, scendendo a circa 3.600 vetture rispetto alle 6.500 del 2018-2019. Una situazione dovuta non solo al calo della domanda, ma anche a crescente difficoltà nell’approvvigionamento di veicoli dai produttori e ai problemi di disponibilità dei pezzi di ricambio che obbligano le vetture in flotta danneggiate a lunghe soste in officina, con significativo aggravio per gli operatori.

L’80% circa della flotta è concentrata nelle due grandi metropoli italiane, Roma e Milano, rispettivamente con 1.100 e 1.600 vetture, con una crescente componente di veicoli elettrici.

Le difficoltà vissute negli ultimi anni hanno contribuito a determinare un’evoluzione del modello di business, particolarmente evidente se si guarda al trend delle durate e percorrenze medie del noleggio. L’auto condivisa, grazie ai noleggi pluri-giornalieri, ha infatti ampliato l’offerta di mobilità e così le durate medie dei noleggi sono salite dai circa 30 minuti nel pre-pandemia ai 76 minuti del 2022 e le percorrenze sono aumentate dai 7 km fino ai 12-13 km.

L’utente tipo del car sharing

L’auto condivisa resta prioritariamente una scelta di mobilità maschile (64% del totale), sempre più gettonata non solo dai giovani: i dati registrano un calo notevole degli utenti di 18-25 anni (dal 25% al 15%), mentre restano invece stabili le altre fasce di età, con il conseguente aumento della sola fascia di utenti con più di 55 anni.

Il pubblico più giovane (18-35 anni) rappresenta quindi ora poco meno della metà del complessivo, la maggioranza appartiene alle fasce senior. Dal punto di vista dell’utilizzo settimanale la distribuzione resta costante tra i diversi giorni della settimana, con ciascuno dei sette giorni che mantiene un’incidenza del 13%-14% e nelle diverse fasce orarie, con un picco solo tra le 16 e le 21, quando si registra il 31% del totale noleggi.

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