Auto elettriche, perché conviene costruirle più piccole

Auto elettriche, perché conviene costruirle più piccole

Se le batterie fossero di minori dimensioni, allora la domanda di materie prime (metalli critici) si ridurrebbe del 49%, ma servono politiche europee specifiche: lo studio di T&E

di Daniele Drago/Edipress

18.07.2023 ( Aggiornata il 18.07.2023 12:03 )

Più le future auto elettriche saranno piccole, di minori dimensioni saranno le batterie; e di conseguenza, minore sarà la domanda di materie prime (metalli critici) necessari per l'elettrificazione della mobilità. È questo che, in sintesi, evidenzia l'analisi di Transport & Environment, organizzazione ambientalista indipendente europea.

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Secondo l'organizzazione, costruire veicoli più piccoli, insieme ad alcune politiche ad hoc pensate dai governi europei, ridurrebbe la richiesta di metalli critici fino al 49%. Lo studio ha evidenziato che per decarbonizzare il parco veicoli entro il 2050, l'Europa avrà bisogno di una quantità di materie prime per le batterie di 200 volte superiore a quella consumata l'anno scorso. Tuttavia, politiche volte a incentivare la produzione di BEV di piccole dimensioni e a prezzi accessibili, l'innovazione chimica nella produzione delle batterie e la riduzione degli spostamenti con auto private, potrebbero ridurre dal 36% al 49% la domanda di metalli critici, in particolare di litio, nichel, cobalto e manganese.

"Non ripetiamo l'errore commesso col petrolio"

"L’Europa ha bisogno di elettrificare l’intero parco veicoli entro il 2050, ma quest’obiettivo comporterà una crescente domanda di metalli per le batterie - ha dichiarato Andrea Boraschi, Direttore di T&E Italia -. Se vogliamo evitare di ripetere gli stessi errori commessi con il petrolio, e consegnarci a una nuova “dipendenza” da questi materiali, l’efficienza dovrà svolgere un ruolo importante. In un mondo in cui le risorse sono limitate, auto elettriche più piccole non sono solo un imperativo ecologico, ma rappresentano anche una solida opzione economica e industriale".
T&E ritiene quindi necessaria una strategia a livello europeo per passare a veicoli elettrici più piccoli, più accessibili e che richiedono meno risorse per la produzione, rispetto ai Suv così di tendenza nel mercato automobilistico odierno.

Nuove tecnologie, meno spostamenti

Il tutto, unito a nuove batterie realizzate con chimiche più efficienti, come quelle a base di litio-ferro-fosfato (LFP) e agli ioni di sodio (Na-ion). Infine, anche la riduzione degli spostamenti con le auto private può consentire un'ulteriore riduzione della domanda del 7-9%. "La realizzazione di auto elettriche più piccole è la cosa più importante che possiamo fare per ridurre il consumo di materie prime per le batterie - ha spiegato Andrea Boraschi -. Uno standard di efficienza dell’UE potrebbe imporre alle case automobilistiche di fornire finalmente veicoli più leggeri dal punto di vista delle risorse, che saranno inoltre più convenienti dei modelli sovradimensionati di oggi. C’è mercato per milioni di piccoli BEV in Europa, ma i consumatori non riescono a trovarli sul mercato".

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