DS21, quando per i fari direzionali bastavano le corde di pianoforte

DS21, quando per i fari direzionali bastavano le corde di pianoforte

Nel 1967, la seconda serie della DS introdusse i fari carenati a occhi di gatto, ma soprattutto l'ingegnosa (e semplice nei componenti) soluzione dei proiettori autodirezionali, studiata da Paul Magés

26.09.2017 17:22

Facile, oggi, parlare di fari autodirezionali o, meglio adattivi. L'elettronica offre un supporto fondamentale per direzionare il fascio luminoso in funzione delle diverse condizioni di guida. Dalle esigenze della marcia in città a quelle dei percorsi in montagna o autostradali, sono le centraline a indirizzare il fascio di luce là dove serve per incrementare la sicurezza. Passiamo dai sistemi più semplici con funzione cornering, l'illuminazione supplementare dell'interno della curva, fino a soluzioni più elaborate, che ricorrono alla raffinata gestione dei singoli led. 

Tutt'altra storia cinquant'anni fa, quando su DS21, quella che rappresentò la seconda serie della DS19 lanciata nel 1955, debuttarono i fari orientabili. L'idea è di Paul Magés, papà anche delle sospensioni oleopneumatiche della DS. E l'inventiva si sposo con la semplicità della soluzione. Fu persino invitato a una dimostrazione di un sistema orientabile ottenuto mediante un complesso e costoso sistema elettronico prima del lancio della DS21 nel 1967, ma la casa produttrice di quel sistema restò sorpresa della linearità di risposta della soluzione meccanica.

Quattro corde di pianoforte permisero a Magés di ottenere un funzionamento preciso, con l'orientamento dei fari abbaglianti in funzione della posizione dello sterzo. Due corde furono collegate alle barre antirollio anteriori e posteriori, due alla scatola sterzo, tramite una serie di rinvii. Così, in curva, l'abbagliante all'interno seguiva l'angolo impartito dal volante ruotando quasi a 90 gradi rispetto alla direzione di marcia, quello esterno adottava un'angolo inferiore, assicurando, complessivamente, i quattro fari della DS21, una copertura ideale dell'interno curva e della sede stradale. 

E pensare che nel 1967 la DS21, evoluta principalmente nella forma dei proiettori, carenati e con un gran vantaggio aerodinamico, e del sistema di fari orientabili, non potè essere commercializzata in Italia e negli USA con tale dispositivo perché il Codice della strada in vigore al tempo non contemplava la soluzione dei fari autodirezionali. Si dovrà attendere il 1969 per l'adeguamento della normativa e sarà con la DS21 iniezione elettronica che dagli occhi di gatto con proiettori fissi si passerà a quelli autodirezionali.

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