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Lamborghini Espada e Islero, festa di compleanno con restauro

A Techno Classica, esposti due esemplari storici. Espada è nella fase conclusiva del percorso di restauro affrontato dal Polo Storico Lamborghini. Da maggio sarà esposta nel Museo della casa a a Sant'Agata Bolognese

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

23 mar 2018 (Aggiornato alle 16:47)

Si prende una pausa, lascia Sant'Agata Bolognese per far tappa a Essen, a Techno Classica 2018, prima di tornare in sede per gli ultimi accorgimenti e le cure degli specialisti del Lamborghini Polo Storico, impegnati da 8 mesi nelle operazioni di restauro completo di una Espada del 1976, terza serie della granturismo quattro posti lanciata nel 1968 e secondo modello più venduto tra le Lamborghini classiche. A restauro ultimato, il prossimo maggio, l'esemplare con carrozzeria blu e interni in pelle totale color senape, avrà il suo posto nel Museo Lamborghini, a 50 anni dal lancio sulla scena. Opera di Marcello Gandini, firma per Bertone, che della Espada propose anche un'interpretazione degna di un'ammiraglia, vista la dotazione di frigobar e televisore.

Correva l'anno 1968, 12 mesi prima, sulla scena del Salone di Ginevra, era apparsa la Marzal, concept che precorse il lancio della Espada, accomunata alla Lamborghini 400 GT dal medesimo V12 4 litri da 325 cavalli. Più lunga di una Miura, la concept Marzal nasceva per garantire spazio vero per quattro occupanti, con la particolarità delle ampie superfici trasparenti, portiere comprese. La storia commerciale della Espada si sviluppò su un arco temporale di 10 anni, fino al 1978, contando 1.300 esemplari prodotti su tre serie.

L'impatto scenico della coupé, nel 1968, risultò di gran lunga superiore alle linee più sobrie della Lamborghini Islero, 2+2 nata per rimpiazzare la 400 GT, della quale condivideva gran parte della meccanica. A Essen, esemplare in perfette condizioni è esposto il telaio numero 6492 del 1969 in versione S - carrozzeria verde e interni color tabacco - accreditata di 350 cavalli e prodotta in 70 esemplari. Fu auto personale di Ferruccio Lamborghini, la rimpiazzò con la sostituta, Lambo Jarama, entrambe realizzate dalla Carrozzeria Marazzi, con la firma del design di Islero apposta da Federico Formenti. Marazzi subentrò alla Carrozzeria Touring nell'assemblaggio della produzione finale di 400 GT, nel 1967 si occupò degli esemplari di Alfa Romeo 33 Stradale, poi arrivò la Islero – il nome riprende quello del toro, di razza Miura, che incornò Manolete nel '47 -.

A Techno Classica 2018, le celebrazioni del cinquantenario di Espada e Islero sono accompagnate dalla ristampa del libretto d'uso e manutenzione dei due modelli, non semplici repliche, bensì riproduzioni fedeli agli originali, poiché realizzate utilizzando gli stessi processi e macchinari per la progettazione, stampa e rilegatura che vennero impiegati al tempo della produzione delle due coupé.

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