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Maserati A6GCS/53 protagonista all'asta di RM Sotheby's

E' un esemplare dal valore milionario, riportato all'originale splendore dopo una carriera da corsa consumata tra il 1953 e il 1960. Fangio, De Portago, Musso tra i piloti che corsero con la A6GCS/53

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

3 mar 2023

Ci sono voluti 50 anni prima che la Maserati A6GCS/53 tornasse alle specifiche originali, dopo la follia di una sostituzione del motore sei cilindri Maserati 2 litri con un propulsore Chevrolet V8.

Una delle più belle realizzazioni Maserati verrà battuta all'asta da RM Sotheby's, il 4 marzo, ad Amelia Island. Si tratta probabilmente dell'esemplare numero 11 dei 52 prodotti tra il 1953 e il 1954.

Nasce come progetto da corsa, che seppe imporsi alla Mille Miglia del 1953 con la vittoria di classe e giungendo al secondo e terzo posto alla Targa Florio di quell'anno. Al volante si alternarono campioni come Fangio, De Portago, Musso, De Filippis, Salvadori, nelle varie apparizioni in gara.

Il valore atteso all'asta

Quanto vale una rarità tale? Le stime della casa d'aste sono di un valore tra i 2,8 e i 3,4 milioni di dollari (tra i 2,6 e 3,2 milioni di euro, al cambio attuale). 

Nel 1961, conclusa la "carriera" da corsa inizia il passaggio di consegne tra i vari collezionisti statunitensi. Già nel 1959, però, avviene quello che può considerarsi un sacrilegio per gli appassionati.

Il cambio di motore e il ritorno alle specifiche originali

I fratelli Diaz, proprietari 1958, sostituirono il motore Maserati con uno Chevrolet e installarono trasmissione e asse posteriore di una Corvette. Si dovrà attendere il 1998 perché torni la trasmissione originale e l'asse posteriore, entrambi realizzati come esemplari nuovi e ripristinati nel restauro condotto Nino Epifani, specialista californiano in Maserati d'epoca. Solo nel 2009, invece, tornerà sotto al cofano il motore 2 litri sei cilindri in linea, con carburatori doppio corpo Weber. In questa configurazione, la Maserati A6GCS/53 è stata certificata essere originale alle specifiche di produzione del 1953. 

La carrozzeria Fantuzzi e il motore Colombo

Intorno al telaio in alluminio, la carrozzeria di Medardo Fantuzzi avvolge un motore aggiornato da Gioacchino Colombo, ingegnere in arrivo dalla Ferrari nel 1952.

In Maserati apportò modifiche al sei cilindri già impiegato dalla A6GCM. Nello specifico, la corsa venne ridotta e l'alesaggio maggiorato, per una cilindrata sempre di 2 litri. La distribuzione venne trasformata in doppio albero a camme in testa, le valvole maggiorate nel loro diametro mentre il basamento restò il alluminio - già dalla A6GCM era in alluminio nonostante la classificazione "G" della sigla a indicaren blocco in ghisa -.

Il 6 cilindri Maserati erogava 170 cavalli, per una massa della A6GCS/53 di appena 740 kg. 

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