L'interpretazione Deltone stavolta è in salsa olandese, tra carrozzeria in carbonio, motore 2 litri forgiato e una serie di libertà progettuali lontane dalla Delta originale
5 settembre 2022
Il mito, in tutte le sue varie interpretazioni. Prima che Maturo Competition Cars annunciasse la propria visione di Lancia Delta Integrale, è stata la proposta di Miki Biasion, tutta italiana, ad aver guadagnato meritata visione.
Lancia Delta, nelle sue versioni da rally, è forse l'auto in assoluto riproposta con maggior frequenza nel settore dei restomod.
La direzione seguita dagli olandesi di Maturo, con la Stradale è a ben vedere diversa, in parte, dal percorso proposto da Biasion.
Telaio rinforzato, un punto di partenza comune, poi la soluzione della carrozzeria in fibra di carbonio da parte di Maturo: 50 kg più leggera, così, la Delta.
C'è poco del concetto originale al capitolo trasmissione, dove i tre differenziali prevedono semiassi derivati dalla F1, estremamente rigidi fino ad angoli di 40° nella trasmissione della coppia alla ruote.
Il cambio 5 marce ha ingranaggi a denti dritti ed è stato rinforzato per gestire i 500 Nm e circa 360 cavalli, valori di coppia e potenza promessi dal turbo benzina 2 litri. Un motore rifatto da cima a fondo, forgiato negli elementi interni, con centralina "moderna", al pari dell'iniezione. Ancora, non mancano pezzi come un intercooler maggiorato e iniettori in grado di sviluppare il dato di potenza dichiarata.
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