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Honda NSX: la sua storia

Probabilmente la miglior supercar giapponese di sempre: sviluppata e collaudata da Ayrton Senna, le sue linee anni '90 e il suo VTEC da 270 cavalli fecero innamorare il mondo dell'automobilismo, di cui divenne pietra miliare

28 ott 2020

È troppo riduttivo definire "la Ferrari giapponese" la Honda NSX, probabilmente la più grande supercar della storia del Sol Levante. O almeno, se non vogliamo fare classifiche, di diritto al tavolo delle "Big", insieme alla Skyline e alla Lancer.

Nel listino dell'usato di Auto, tante occasioni da non perdere a portata di click!

Eppure con Ferrari qualche legame c'è. Perché il progetto della Casa dell'Ala è quello di sfidare Maranello, ma anche Lamborghini e Porsche, sul terreno a loro più congeniale, quello delle auto ad altissime prestazioni (e piazzando il modello sul mercato ad un prezzo inferiore rispetto alle concorrenti). I primi segnali dell'esemplare che verrà fuori si avvertono già nel 1984, quando Honda collabora con Pininfarina alla realizzazione del concept HP-X. Qualche anno dopo, tutte le innovazioni derivanti dall'esperienza Honda nel motorsport confluiscono nella nuova vettura.

DESIGN ISPITATO AI JET F-16

La silhouette è figlia della fine degli anni '80-inizi '90. Profilo affilatissimo, assetto basso, con un design ispirato all'abitacolo degli aerei da combattimento F-16. Ci sono poi elementi stilistici propri di quel periodo, come i fari a scomparsa davanti e l'alettone posteriore fisso. Da qualunque lato la si guardi, la NSX dichiara da subito le sue intenzioni di non fare prigionieri.

ALLUMINIO E TITANIO

Telaio e sospensioni vengono realizzate interamente in alluminio. Per rendere il peso ancora più leggero, venne utilizzato anche il titanio, ad esempio nelle bielle del motore: Honda NSX fu la prima auto ad adottare tale soluzione, così come i pistoni forgiati e il limitatore posto a 8000 giri/min. Caratteristiche che la rendevano praticamente un'auto da pista regalata all'uso quotidiano stradale.

IL VTEC DA 270 CV E 270 KM/H DI MASSIMA

L'impianto frenante dotato di ABS e il servosterzo elettrico facevano da contorno al comparto motoristico, fiore all'occhiello della supercar. Honda utilizzò un V6 da 3 litri con l'immancabile tecnologia VTEC a 24 valvole con potenza da 270 cavalli (da sottolineare come in quegli anni, per legge, le auto giapponesi non potevano superare i 280 cv) abbinati alla trazione posteriore. La velocità massima toccava i 270 km/h, la macchina impiegava 5,9 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.

NEL SEGNO DI AYRTON SENNA

Presentata nel 1990, NSX iniziò presto la sua scalata sul mercato, riuscendo a competere con i modelli rivali dell'epoca, Ferrari 348, Porsche 911 e Lamborghini Diablo. Chi la acquistava, o semplicemente la provava, rimaneva estasiato dalle caratteristiche di guida e dall'efficienza. Sarebbe bastato dire ai clienti che lo sviluppo di NSX venne seguito da Ayrton Senna.

Ayrton Senna, quel tacco-punta sulla Honda NSX

In quegli anni infatti la McLaren che dominava il mondiale di F1 era motorizzata Honda, e il marchio di Tokyo riuscì a coinvolgere il fuoriclasse brasiliano nei collaudi finali della supercar. A Senna non piacque sin da subito, anche se dopo aver apportato le sue migliorie se ne parcheggiò una nel garage della casa di San Paolo e una in Portogallo, sua base europea. Sul web è virale un video in cui Ayrton prova la NSX sul circuito di Suzuka con mocassino e calza bianca, sfoggiando un tacco-punta diventato leggendario al pari del pilota tre volte campione del mondo in F1.

A proposito di...F1: Gordon Murray si ispirò proprio alla NSX per creare la McLaren F1, dopo aver provato la giapponese e ammirato i benefici che l'alluminio riusciva a portare sul peso totale della macchina e dei suoi componenti: la NSX mostrava caratteristiche di agilità mai viste prima nonostante gli oltre 1.300 kg.

LEGGENDA

A trent'anni dal suo lancio, Honda NSX continua ad essere apprezzata ma soprattutto amata da gran parte degli appassionati. Conobbe altre versioni, tutte più sportive, dalla R alla GT, arrivando in maniera fisiologica anche alle competizioni agonistiche. Con la fine della produzione nel 2005, rinasce nel 2016 in Nord America come Acura NSX. É ovviamente una due posti, ma con alimentazione ibrida. Ben lontana dallo spirito degli anni '90: il contesto ideale per far nascere leggende come Honda NSX.

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