Forever young: Lancia Thema 8.32, orgoglio infinito

Forever young: Lancia Thema 8.32, orgoglio infinito

La versione con il cuore Ferrari regala ancora emozioni, ma quando arrivano le curve non è facile gestirla con la sua distribuzione un po' sbilanciata

di Lorenzo Moro

16.08.2022 ( Aggiornata il 16.08.2022 15:38 )

Presentata nel 1986, la variante “8.32” della Lancia Thema (8 cilindri, 32 valvole ndr) fu un colpo di marketing molto interessante per Lancia: l’auto infatti era il risultato dell’unione di due Marchi storici per creare una vettura che sulla carta doveva rappresentare il massimo del prestigio unito a prestazioni da fuori categoria. In questo modo, la classica Lancia Thema ottenne un motore Ferrari F105L di derivazione Mondial Quattrovalvole, adattato nella meccanica interna per dargli una “schiena” da classico V8 “americano” piu? che un allungo da Ferrari, con i manovellismi che passarono da 180° a 90°, cambiando l’ordine di accensione e adottando valvole di diametro inferiore, il tutto per conformarsi alla ammiraglia di casa Lancia, che già faceva faville con le versioni Turbo.

Fu una grossa scommessa per la Casa torinese: dalla linea di produzione dedicata nello stabilimento di Borgo San Paolo allora riservato solo alle vetture speciali e da competizione, all’immenso lavoro fatto per adattare il motore Ferrari fino all’attenzione al cliente, dove Lancia si spese per far sentire esclusivo ogni proprietario di una Thema 8.32. Addirittura venne messa a punto una procedura speciale per la consegna, con il cliente che doveva presentarsi a Torino dove avrebbe ricevuto le chiavi della vettura e un cofanetto in radica contenente una depliant di presentazione della stessa. L’attenzione al dettaglio era totale, addirittura il libretto di uso e manutenzione della vettura era rivestito in pelle, un vero simbolo dell’epoca degli yuppies.

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Lancia Thema 8.32 FOTO

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Lancia Thema 8.32, lusso e motore Ferrari

Saliti a bordo ci adagiamo comodi comodi negli interni in Alcantara di questa Thema 8.32 seconda serie (quindi con motore portato a 215 cv) e la prima cosa che notiamo e? la seduta piuttosto alta, nonostante il sedile a regolazione elettrica sia tutto in basso. La strana posizione del volante rivestito in pregiata pelle ricorda quasi quella della Lancia Delta Integrale, con la corona inclinata in avanti, mentre il cruscotto e? rivestito in radica e, come si addice a una vettura in cui batte un cuore del Cavallino Rampante, sono presenti gli indicatori di pressione e temperatura dell’olio, uniti però ai comandi del climatizzatore automatico e al pannello del “check control”.

Lo sterzo è piuttosto duro pur avendo la servoassistenza idraulica, il peso del motore a sbalzo sull’asse anteriore si fa sentire. Questo influisce anche sul comportamento della vettura, forse troppo morbida nella taratura delle primitive sospensioni elettroniche e tendenzialmente sottosterzante sin dalle prime curve. Non è un’auto che mette subito a proprio agio, la frizione e i vari comandi sono morbidi ma abbastanza burberi e richiedono attenzione per non strattonare questa bella signora, che però una volta in moto regala sorrisi a profusione quando si affonda il pedale. Tutti i 215 cv si traducono in una spinta corposa fin dai bassi e una sinfonia che fa salire l’orgoglio italiano nel cuore.

La Thema fa sorridere, ma non in curva

Una volta arrivati in prossimità di una curva però il sorriso lascia posto a una smorfia non proprio allegra, bisogna cercare ogni volta di far quadrare tutto e di tenerla in strada senza però strapazzarla. Non è una vettura che ama la guida aggressiva, bisogna essere dolci sui comandi, guidare in maniera fluida e sicura. L’impianto frenante fa quello che può, così come le sospensioni elettroniche intelligenti “DUE” a doppia regolazione (AUTO e SPORT) forse anche stanche dagli oltre 100mila km percorsi dall’esemplare in prova. Queste sospensioni, di serie sulla “8.32”, permettevano di avere la vettura a una altezza costante da terra indipendentemente dal carico: grazie a questo sistema, le sospensioni non arrivavano mai a fine corsa, garantendo all'ammiraglia Lancia un comfort di marcia sempre elevato e pochissime vibrazioni nell’abitacolo, un po’ come le sospensioni idropneumatiche Citroe?n.

Però, alla prova dei fatti, l’auto lascia percepire una costante sensazione di pesantezza: nonostante i circa 1.400 kg, è la distribuzione del peso a non convincere per nulla, rendendola poco piacevole da guidare se si chiede una certa prestazione, questo a differenza delle Thema 16V Turbo, più efficaci della 8.32 che, in fin dei conti rimane un’ammiraglia da rappresentanza. Meno efficace, comunque parecchio carismatica, la Thema 8.32 e? una parte fondamentale del panorama automobilistico italiano di fine anni ‘80 e vale la pena farci un giro una volta nella vita, oppure, aggiungerla alla propria collezione con stime che attualmente orbitano attorno ai 20.000 euro.

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