Panda Elettra, quando Fiat anticipò i tempi con la sua prima EV

Panda Elettra, quando Fiat anticipò i tempi con la sua prima EV© Stellantis

Nel 1990., Fiat lanciò una versione 100% elettrica della Panda dell'epoca: si chiamava Elettra e fu la prima vettura a batteria prodotta in larga serie da un grande Costruttore

di Redazione

31.01.2025 16:30

Sono iniziate da poche giorni le vendite della Grande Panda, ultima nata di casa Fiat proposta con motorizzazione ibrida oppure 100% elettrica. Quest’ultima, però, non è una novità assoluta per la Panda: ben 35 anni fa, infatti, la Casa torinese lanciò una versione a batteria della mitica utilitaria, denominata Elettra. Una pioniera del segmento, che non ebbe un’erede ma dimostrò come già all’epoca potesse essere concepita una vettura completamente elettrica nonostante le tecnologie fossero ancora decisamente meno efficienti rispetto a quelle attuali.

Fiat Panda Elettra 1990

Fiat Panda Elettra 1990

Tre decenni e mezzo prima della Grande Panda elettrica, Fiat realizzò la Panda Elettra, versione a zero emissioni della popolare utilitaria: aaveva 12 batterie al piombo e un'autonomia di 100 km

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Elettrica ante litteram

La vettura che fece da base alla Elettra era la Panda della prima generazione, quella lanciata nel 1980 e ristilizzata nell’86. E se da fuori le differenze si limitavano ad alcuni sticker colorati e aalla mascherina frontale chiusa (oltre, naturalmente, all’assenza del tubo di scarico), la meccanica era invece totalmente differente.

Eliminato il motore 750 Fire a benzina che equipaggiava le varianti tradizionali, la Panda venne dotata di un propulsore elettrico in corrente continua, alimentato da 12 batterie al piombo da 6V, due delle quali collocate nel cofano anteriore e le altre 10 nel baule. La potenza garantita era di 12,5 cavalli, sufficienti a spingere la Panda Elettra fino a 70 km/h.

Tutta la parte posteriore della vettura era occupata dalle ingombranti batterie al piombo, collocate nel bagagliaio e al posto del divanetto posteriore. Il peso, che per la Panda a benzina era di soli 770 chilogrammi, arrivava a quota 1.150 kg, vale a dire quasi 400 kg in più rispetto al modello con motore endotermico. L’autonomia, mantenendo una velocità di crociera di 50 km/h, era di circa 100 chilometri. Valori ben distanti da quelli della nuova Grande Panda elettrica che con il suo pacco batterie da 44 kWh garantisce un’autonomia nel ciclo WLTP di 320 km, con 113 cavalli di potenza e velocità massima di 132 km/h. La ricarica dell'Elettra, infine, avveniva in 8 ore attraverso la presa domestica da 220V. Oggi, con la presa di ricaarica rapida da 100 kW, è possibile effettuare il pieno di energia in appenaa 27 minuti.

Numeri che ben mostrano l’enorme progresso fatto dall’industria automobilistica negli ultimi 3 decenni e mezzo. La Fiat Panda Elettra del 1990, del resto, era una novità assoluta: si trattava infatti della prima vettura elettrica realizzata in serie da un grande Costruttore.

Nel 1992 il modello fu evoluto con un incremento della potenza del motore elettrico fino a 24 cavalli, mentre le batterie al piombo vennero sostituite con altre più efficienti in nickel-cadmio. In questa versione, la Panda Elettra rimase in vendita fino al ’98.

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