Dacia Sandero 1.4 MPI Lauréate

Dacia Sandero 1.4 MPI Lauréate

di Redazione

27.11.2008 ( Aggiornata il 27.11.2008 14:34 )

Rilevamenti e Tecnica

A prima vista non ha nulla in comune con i modelli Renault. Ma sospensioni, pianale, sterzo e motore sono quelli della piccola francese

É il classico uovo di Colombo, che ha permesso di offrire una vettura affidabile a un prezzo competitivo: è stata infatti ripresa la meccanica della precedente Clio, “vestita” con un abito nuovo, più largo di almeno una misura. Ecco così un’auto spaziosa e capiente a un prezzo contenuto, grazie anche alle soluzioni funzionali adottate e alla produzione in Paesi a basso costo della manodopera. Per scoprire il “segreto” basta leggere la scheda tecnica e verificare quanto le sue caratteristiche coincidano con quelle della seconda serie dell’utilitaria francese presentata nel 1998 e tuttora in listino con il nome Clio Storia. Naturalmente sono cresciute le dimensioni: il passo della Sandero è 2588 mm e le carreggiate sono 1480 mm davanti e 1469 dietro, contro i 2472, 1406 e 1385 mm della vecchia Clio. Le sospensioni tipo McPherson sull’avantreno e con assale ad H al retrotreno sono la diretta evoluzione di quelle della cugina, come lo sterzo con servoassistenza idraulica e i freni a disco anteriori e a tamburo posteriori. Anche il 4 cilindri di 1390 cm3 prende origine dalla produzione Renault; è stato adottato nella versione 8 valvole, con potenza limitata a 75 cv a 5500 giri, accoppiato al cambio manuale a 5 rapporti.

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