Gran turbo e assetto calamita
Rinforzi ai cuscinetti di banco, ai
pistoni, alle bielle e una nuova testata in lega di alluminio e silicio. Sono gli interventi strutturali apportati al 2.0
TFSI per reggere i 272 cavalli contro gli originari 200, con un valore di coppia di 35,7 kgm sempre costante fra i 2500 e i 5000 giri. La maggior potenza è stata ottenuta utilizzando una turbina più grande, la cui pressione massima è di 1,2 bar. Il motore è accoppiato al classico manuale a sei marce oppure, a richiesta, al doppia frizione
S tronic. La trazione è invece unica: l’integrale permanente quattro che, come nel caso di tutte le vetture del Gruppo VW con motore trasversale, prevede la frizione multidisco in bagno d’olio Haldex in La
TTS è poi provvista, di serie, delle sospensioni Magnetic Ride, una soluzione molto raffinata — e costosa in termini di sviluppo e produzione — che prevede un olio sintetico all’interno degli ammortizzatori contenente microscopiche particelle magnetiche: stimolate da bobine elettriche, le particelle variano il loro orientamento e di pari passo varia lo smorzamento degli ammortizzatori, in modo pressoché istantaneo e dunque più velocemente rispetto ad altre soluzioni del genere. Infine, da segnalare l’
ESP a due stadi: premendo una volta il tasto si ha maggior libertà d’azione e tenendolo premuto più a lungo la soglia d’intervento si alza ulteriomente, senza però arrivare mai alla totale disattivazione del sistema.
